Duro sfogo di Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, in merito ai frequenti infortuni rimediati dai calciatori durante gli impegni con le proprie Nazionali, tra i quali figura quello di Zambo Anguissa (circa tre mesi di stop) con il Camerun.
De Laurentiis: "Io pago i calciatori, poi si rompono in Nazionale"
"Io presto i miei giocatori, pagati da me, alle Nazionali e cosa succede? Rrahmani è tornato infortunato, Zambo Anguissa pure" ha riferito De Laurentiis in collegamento telefonico con il centro congressi dell'Università Federico II, durante l'edizione speciale di Motore Italia - America's Cup, organizzata da Milano Finanza. "Così non si può andare avanti. I campionati non devono avere soste, bisogna ridurre le partite e il numero di squadre. Se il campionato inizia a luglio e finisce a marzo/aprile, poi si concentrano le Nazionali in un lasso di tempo definito, così avrebbe senso".
"Il sistema deve cambiare"
"Le Nazionali devono capire che i calciatori sono nostri dipendenti che noi paghiamo. Dovremmo essere noi a decidere se sottoporli a ulteriori sforzi. Quando tornano infortunati, dovrebbe essere previsto un reale indennizzo oltre che una finestra di mercato straordinaria per porre rimedio a questa eventualità. Il sistema deve cambiare. Tuttavia, alla Fifa, alla Uefa e alle altre federazioni non interessa dei campionati nazionali".


