Erling Haaland, l'attaccante norvegese del Manchester City, si è presentato in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Norvegia, un match fondamentale per la qualificazione ai Mondiali. Tra commenti su giocatori, sensazioni sulla qualificazione e qualche parola sul suo futuro, l'attaccante ha offerto uno spettacolo di parole interessanti e taglienti.
Qualificati per i Mondiali
"Sappiamo che questa è l'ultima gara e faremo di tutto per qualificarci, è questo che dobbiamo fare," ha dichiarato Haaland con la sicurezza di chi è vicino al traguardo. La Norvegia è quasi qualificata, ma puntano a concludere a punteggio pieno.
Il miglior centravanti?
Molti lo considerano uno dei migliori attaccanti al mondo, ma Haaland risponde con un sorriso sornione: "Gioco sempre al meglio, ma non sta a me giudicare questo. Voi volete che io dica di sì, so cosa stai cercando di fare." Sembra che il norvegese preferisca lasciare il giudizio agli altri.
Un futuro in Serie A?
Con un accenno di mistero, Haaland parla della Serie A: "Sì, mi piacerebbe, mi piace l'Italia. Ho giocato qui buone partite, non si sa mai cosa accadrà nel futuro." Un'apertura che potrebbe far sognare molti tifosi italiani.
Il duello con Donnarumma
Non mancano le parole di elogio per Gigio Donnarumma: "Gigio è insieme a Courtois il miglior portiere del mondo." Haaland ha sempre apprezzato il portiere italiano, con cui si confronterà nuovamente.
Pio Esposito? Un enigma
Chi è Pio Esposito? Haaland ammette di non conoscerlo bene, ma riconosce il talento di chi gioca per l'Inter e per l'Italia: "Quando giochi per l'Italia devi avere qualità. E devi averle anche quando giochi per l'Inter, è così."
I Mondiali: un sogno da realizzare
Haaland sente fortemente la responsabilità di portare la Norvegia al Mondiale: "Ora siamo molto vicini, non so se si può chiamare evento storico e farò di tutto per farlo accadere." L'attaccante è determinato a incidere nella storia del calcio norvegese.
La Norvegia può vincere i Mondiali?
Con la solita concretezza, Haaland smorza gli entusiasmi: "No, no. Non ci ho pensato. Dobbiamo calmarci, non dobbiamo paragonarci alle nazionali migliori." Realismo e concentrazione i suoi compagni di viaggio.
Ricordi di San Siro
Chiusura con un sorriso: "La miglior esperienza in questo stadio? Solo due volte sono stato qui: per una partita col Milan e una volta in cui ho visto suonare i Coldplay. Quindi dico i Coldplay."


