Italia, cosa succede in caso di qualificazione ai Mondiali: il migliore e il peggiore girone possibile

Gli azzurri dovranno prima superare lo scoglio dei playoff di fine marzo
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Il destino dell’Italia ai Mondiali 2026 passa da un sorteggio che, ancor prima dei playoff decisivi di marzo, si annuncia ricco di insidie. La Nazionale di Gennaro gattuso, infatti, si presenterà all’urna di Washington in quarta fascia, una posizione scomoda che aumenta il rischio di finire in un girone di ferro. Il tabellone della Coppa del Mondo - in programma dall’11 giugno al 19 luglio 2026 negli Stati Uniti, in Messico e in Canada - sarà composto da 12 gruppi da quattro squadre ciascuno, per un totale di 48 partecipanti. Di queste, 42 sono già qualificate; le restanti arriveranno dagli spareggi, tra cui la vincente del Playoff Uefa A, casella che potrebbe essere occupata proprio dall’Italia.

Le regole dei sorteggi

Gli Azzurri, inseriti nel percorso dei playoff, figureranno nel sorteggio come “X”, un segnaposto che identifica la squadra che supererà quello specifico cammino di qualificazione. Una situazione che non modifica il peso della quarta fascia: qualsiasi sarà il gruppo finale, la certezza è che l’Italia non potrà evitare avversari prestigiosi e, in alcuni casi, ostici. Le regole del sorteggio prevedono inoltre che non possano esserci più di due squadre Uefa nello stesso girone, mentre nessuna federazione extraeuropea potrà avere più di una rappresentante nello stesso raggruppamento. Una misura pensata per garantire equilibrio generale, così come il sistema che impedirà alle prime quattro del ranking mondiale - Spagna, Argentina, Francia e Inghilterra - di incrociarsi prima delle semifinali.

La suddivisione in fasce

Proprio la prima fascia è quella che, per gli Azzurri, nasconde le maggiori trappole. Incroci con Argentina, Francia o Inghilterra potrebbero trasformare immediatamente il cammino mondiale in una corsa a ostacoli. Ma anche Brasile e Portogallo, pur non essendo teste di serie, rappresentano avversari di altissima difficoltà. Le uniche pescate considerate “benevole” sarebbero Messico, Canada, Stati Uniti, Belgio o Olanda: squadre competitive, certo, ma meno temibili rispetto ad altri colossi.

Italia, quanti ostacoli in caso di qualificazione ai Mondiali
Italia, quanti ostacoli in caso di qualificazione ai Mondiali

Il discorso non cambia molto in seconda fascia. Qui si annidano insidie di grande spessore come Marocco, rivelazione dell’ultimo Mondiale, Croazia - da anni tra le nazionali più solide del panorama internazionale - e sudamericane sempre insidiose come Colombia e Senegal. Anche la Svizzera, storica bestia nera degli Azzurri, rappresenterebbe un avversario scomodo. Decisamente più gestibili, invece, Austria, Australia, Iran e Corea del Sud, formazioni solide ma meno attrezzate tecnicamente.

 

Infine, la terza fascia potrebbe rivelarsi un vero spartiacque. Qui spiccano due rivali che evocano brutti ricordi: la Norvegia di Haaland, che ha già contribuito a complicare il percorso dell’Italia verso il Mondiale, e la Scozia, sempre ostica nei tornei internazionali. Le altre squadre - Algeria, Arabia Saudita, Panama, Qatar, Sudafrica e Uzbekistan - appaiono sulla carta più abbordabili, ma in un torneo così complesso nulla può essere dato per scontato.

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