Italia-Israele, il ct Shimon ci crede: "Portiamo felicità al nostro popolo"

L'Italia affronta Israele a Udine per una partita cruciale verso i Playoff Mondiali. Con tensioni alte e pressioni fuori dal campo per entrambe le squadre, il CT di Israele Ben Shimon enfatizza l'importanza della concentrazione. Gli Azzurri cercano una vittoria decisiva per riaccendere le speranze di qualificazione
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L'Italia è pronta a scendere in campo in un match cruciale contro Israele, con in palio la possibilità di accedere ai Playoff per i prossimi Mondiali. Una partita che si gioca sul terreno di Udine, ma che risente anche delle turbolenze fuori dal campo. Con il primo posto nel girone ormai quasi un miraggio, gli Azzurri si giocano il tutto per tutto contro una nazionale israeliana aggrovigliata tra ambizioni sportive e questioni extracampo emotivamente intense.

La sfida di Udine

Il palcoscenico è pronto nella città di Udine per ospitare una delle partite più delicate del percorso delle qualificazioni. L'Italia, dopo gli ultimi risultati non esaltanti, deve assolutamente vincere per tenere accese le speranze di raggiungere i Playoff. La pressione è alta, e il CT della nazionale azzurra ha lavorato intensamente durante la settimana per preparare i suoi uomini a un incontro che potrebbe decidere il futuro del calcio italiano sul palcoscenico mondiale.

Le parole del CT israeliano Ben Shimon

Il CT di Israele, Ben Shimon, ha parlato con il cuore alla mano, spiegando come la sua squadra viva questo momento non solo come un'opportunità sportiva, ma anche come un modo per portare un po' di gioia e sollievo al proprio popolo. Nel suo discorso, ha sottolineato l'importanza di esser concentrati: "Siamo parte del nostro popolo. Sono molto emozionato, ma ora è il momento di pensare alla partita. Dobbiamo pensare alla gara di domani per portare felicità al nostro popolo, dobbiamo essere molto concentrati per controllare la partita. I giocatori lo sanno".

Preparazione e determinazione

Gli israeliani arrivano a questa sfida dopo una sconfitta pesante in casa della Norvegia, ma come affermato da Ben Shimon, ogni partita è una storia a sé. Hanno passato la vigilia del match in albergo a Udine, dove il gruppo si è unito come una famiglia, cercando di allontanare le tensioni per concentrarsi sul calcio: "Siamo stati tutti insieme, abbracciati ed emozionati. Come una madre che abbraccia il figlio che torna a casa, un momento che ci resterà per tutta la vita". Un’immagine forte che riflette la determinazione e l’unità della squadra israeliana.

Marco Corsini
Tags :MONDIALI

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