AMARCORD | 11 aprile 2018, Real Madrid-Juventus 1-3: storica rimonta bianconera, ma Ronaldo segna il rigore decisivo al 98' fra mille proteste

Dopo aver perso 0-3 l'andata, la Juve di Allegri rimonta (quasi) il Real di Zidane al Bernabeu; putiferio nel finale, Buffon espulso e spagnoli in semifinale
rubriche05/02/2025 • 14:58
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Cristiano Ronaldo
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#7Al NassrAttaccante
Pro League
Stagione 2024/2025

19

Goals

48

Tiri in porta

100

Tiri

3

Assists

Chi ha visto questa partita di qualche anno fa, sa perfettamente cosa accadde. Le emozioni, la speranza, le proteste e la delusione finale. Tutto concentrato in 90 minuti di fuoco nel tempio del calcio, il Santiago Bernabeu di Madrid.

 

L'11 aprile del 2018 infatti la Juventus di Allegri, una squadra super reduce da 2 finali di Champions League in 3 anni, fa visita al Real Madrid di Zidane - campione in carica dopo il successo di Cardiff proprio contro i bianconeri. Solo che stavolta non si tratta dell'ultimo atto della massima competizione europea, bensì dei quarti di finale.

 

All'andata il Real Madrid ha dato prova della sua onnipotenza calcistica. O meglio, Cristiano Ronaldo. Tutti ricorderanno infatti il suo incredibile gol in rovesciata allo Juventus Stadium, uno dei più belli in assoluto nella storia della Champions League. Gli spagnoli demoliscono quella Juve vincendo con merito per 0-3 e mettendo quindi una validissima ipoteca sulla qualificazione in semifinale.

 

L'obiettivo poi sarà raggiunto dalla squadra di Zidane, anche se in una maniera del tutto imprevedibile e clamorosa. Una settimana dopo infatti la Juventus riesce a compiere, senza Dybala squalificato peraltro, una rimonta a dir poco impensabile per gli addetti ai lavori. O quasi. 

 

La magia del Bernabeu colpisce ancora.

 

Real Madrid-Juventus 1-3, il racconto del match

Senza il solo Sergio Ramos squalificato, il Real Madrid si presenta tirato a lucido all'appuntamento. Nonostante lo 0-3 infatti, Zidane schiera tutti i titolari a disposizione. Il solito centrocampo composto da Modric, Casemiro e Kroos viene completato con Isco, a sostegno di Bale e Cristiano Ronaldo (che peraltro oggi, 5 febbraio 2025, compie 40 anni); panchina iniziale invece per Benzema.

 

La Vecchia Signora invece si presenta a Madrid senza nulla da perdere. Fuori la Joya per squalifica, allora Allegri si affida ad un compatto 4-3-3 con Pjanic in cabina di regina, Khedira e Matuidi a correre per 5. Il tridente è invece composto ovviamente da Higuain come punto di riferimento, poi Mandzukic a convergere dalla sinistra e soprattutto quell'ira di Dio di Douglas Costa a sfrecciare sulla destra.

 

Pronti via e il Real approccia ancora male la partita. Dopo poco più di un minuto, la Juventus passa già in vantaggio: giocata di Douglas Costa sulla destra che suggerisce per Khedira, il quale arriva sul fondo e mette un cross dolce sul secondo palo su cui svetta proprio Mandzukic. Il croato sfrutta alla perfezione il vantaggio fisico su Carvajal saltandogli sulla testa ed impattando benissimo il pallone. Keylor Navas battuto e 0-1 Juve.

 

La pressione bianconera cresce e gli ospiti vanno vicini al raddoppio con Higuain, ma stavolta Navas riesce a respingere. Dall'altra parte il Real risponde col solito Ronaldo, ma Buffon è in versione Superman: queste d'altronde sono le sue notti! L'inerzia è quindi dalla parte della Juventus, che al 37' si spinge in avanti e raddoppia con merito. Azione fotocopia del primo vantaggio: Lichtsteiner dalla destra lascia partire un cross ben calibrato che trova ancora una volta la testa di SuperMario Mandzukic sul secondo palo: è 0-2 e il Santiago Bernabeu diventa una bolgia.

 

Il Real Madrid rientra negli spogliatoi ancora frastornato. Nessuno si aspettava un primo tempo del genere al Bernabeu.

 

Nella ripresa Zidane prova di mischiare un po' le carte, ma cambia poco. La Juventus continua a spingere perché ha bisogno del terzo gol, mentre il grande Real Madrid sembra essere impaurito. Si fa vedere solo in un paio di occasioni su calcio piazzato con Varane, ma poco altro. E allora ecco che al 61' succede l'incredibile: Higuain tira e Navas respinge, ma il più lesto a spingere il pallone in porta sulla ribattuta è Matuidi. Il centrocampista francese quasi accompagna la sfera oltre la riga di porta, sfondando in avanti tutto ciò che vede. 0-3 Juventus, il Bernabeu è un catino infernale!

 

I minuti seguenti sono carichi di tensione: il Real Madrid prova a spingersi in avanti in maniera confusionaria, mentre invece ora i bianconeri cercano di tenere il risultato. I tempi supplementari, insperabili alla vigilia, sono a portata di mano.

 

Arriva il recupero però, e accade qualcosa che va oltre ogni limite. Contatto dubbio tra Benatia e Vasquez, con il difensore marocchino che secondo l'arbitro Oliver spinge in maniera eccessiva l'esterno spagnolo. Calcio di rigore per il Real Madrid! A quel punto la Juventus esplode, capitanata ovviamente da Gigi Buffon. Il portiere si avventa con rabbia sul direttore di gara, protestando come non gli era mai successo.

 

Un episodio che provoca molto nervosismo nella Juve, tra giocatori in campo e panchine. Per diversi minuti il gioco viene interrotto a causa di un parapiglia generale, vola anche qualche colpo e parola proibita. Tutto si "conclude" con il cartellino rosso proprio per Buffon, che deve amaramente uscire dal campo per una decisione molto al limite.

 

Entra quindi Szczesny in porta al posto di Higuain, ma sul dischetto si presenta Cristiano Ronaldo. E in un momento così, al 98' del ritorno dei quarti di finale di Champions League al Santigao Bernabeu, CR7 non può sbagliare. Il suo rigore va all'incrocio dei pali. Termina quindi 1-3, fra proteste e l'indignazione generale.

 

La Juventus ce l'aveva fatta, si era guadagnata meritatamente i tempi supplementari. Aveva demolito il grande Real Madrid. E lo ha fatto alla fine, sia nel gioco che nel risultato. Ma non nella qualificazione. Real quindi in semifinale, bianconeri eliminati.

 

Questa partita avrebbe probabilmente meritato un epilogo diverso.

 

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