AMARCORD | 11 dicembre 2013, Galatasaray-Juventus 1-0: la partita sotto la neve che non si doveva giocare

I bianconeri di Conte perdono ad Istanbul contro i turchi nell’ultima giornata del girone di Champions League; passa quindi la squadra di Mancini, Juve eliminata e costretta all’Europa League
rubriche12/02/2025 • 11:57
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Felipe Melo
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SvincolatoDifensore
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Se cercate online la brutale espressione “esempio di guerra calcistica”, probabilmente fra le partite uscirebbe anche questa. Sì perché quella andata in scena l’11 dicembre 2013 è stata tutt’altro che un match di calcio. Non per i tempi moderni almeno, dove si cerca sempre e comunque di mettere giocatori e spettatori nelle migliori condizioni per proporre e godere di uno spettacolo.

 

Il giorno prima però ad Istanbul la neve cade copiosa e l’epilogo è drammatico: la sera del 10 dicembre è in programma il match decisivo per il passaggio del turno agli ottavi di finale, l’ultima giornata del girone di Champions League tra Galatasaray e Juventus. Quello era il Gala dei vari Drogba, Sneijder, Felipe Melo e Muslera, con Roberto Mancini in panchina; dall’altra parte invece c’era la prima Vecchia Signora di Conte, appena tornata in Champions League dopo l’incredibile scudetto vinto l’anno prima a sorpresa davanti al Milan.

 

La partita inizia quindi nella bufera, con un campo impraticabile ed un clima ai limiti del surreale. Arbitro e Uefa però ci mettono ben 31 minuti prima di capire che questo non è calcio: così non si può giocare. È proprio un altro sport, più simile alla lotta greco-romana che ad una partita in cui si deve calciare un pallone. Ed ecco quindi il rinvio.

 

Gara riprogrammata per il giorno seguente a partire dalle ore 14.00.

 

Galatasaray-Juventus 1-0, il racconto del match

In mattinata il cielo offre qualche schiarita, smette di nevicare e le temperature si alzano leggermente sopra i 0 gradi. Le squadre quindi si ritrovano in campo sul punteggio di 0-0 a partire dal 31’ minuto del primo tempo, sempre con gli stessi 22 giocatori della sera precedente. Alla Juventus basta un pareggio per certificare il secondo posto in classifica e quindi la qualificazione agli ottavi di finale, mentre invece il Galatasaray ha bisogno di una vittoria alla Turk Telecom Arena.

 

L’arbitro fischia quindi il (ri)inizio del match, e incredibilmente riprende subito a nevicare. Le temperature tornano a riabbassarsi, le tribune (semideserte) cominciano a ghiacciarsi e il pallone è obbligatoriamente arancione. Il clima è surreale, quasi spettrale, e siamo solo nel primo pomeriggio subito dopo pranzo.

 

Nei restanti minuti che portano all’intervallo succede ben poco: un tentativo di Marchisio, ma troppo debole. Si torna quindi subito negli spogliatoi dopo appena un quarto d’ora, ancora senza reti. Conte è imbufalito con il direttore di gara, gli grida “This is not football!”, ed effettivamente ha ragione: è praticamente impossibile girare palla a terra, il campo è vergognoso per essere una partita da dentro o fuori di Champions League e gli stessi giocatori sono fisicamente in pericolo.

 

È però giovedì pomeriggio, il giorno seguente si sarebbero tenuti i sorteggi degli ottavi e non c’è più tempo. Bisogna giocare.

 

Nella ripresa le squadre prendono un po’ più confidenza col terreno e tutto si movimenta un po’. Da una parte ci prova Pogba, ma il suo tiro è debole; risponde dall’altra Sneijder, ma Buffon ringrazia. Al 57’ la prima vera grande emozione: Drogba si libera bene e calcia in area di rigore, ma Buffon è pronto e compie una grande parata.

 

Col passare dei minuti cresce l’attenzione della Juve, ma il campo peggiora continuamente e rende tutto più lento e difficile. Dopo l’ora di gioco Asamaoh ci prova, ma Muslera è pronto. Al 79’ la miglior occasione per gli ospiti: colpo d’esterno di Tevez che mette in ottima posizione Marchisio, il cui tiro però è debole col destro fra le braccia del portiere di casa. All’85’ ecco quindi il gol che decide il match: spizzata di testa di Drogba per Sneijder che si inserisce sulla destra, il rimbalzo incontrollato del pallone lo favorisce e l’olandese davanti alla porta non può sbagliare nel facile diagonale. È 1-0 Galatasaray.

 

Juve letteralmente gelata, ancor più di quanto non lo fosse già prima. Negli ultimi istanti Conte fa qualche cambio, ma non serve a nulla. Era ovvio che la prima squadra che sarebbe andata in vantaggio avrebbe poi tenuto facilmente il risultato e vinto la partita. E così è andata.

 

Trionfo clamoroso del Galatasaray che vola agli ottavi di finale di Champions League, Juventus invece eliminata sotto una tempesta di neve e costretta all’Europa League.

 

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