L'Italia ha appena vinto il Mondiale la notte del 9 luglio 2006 a Berlino contro la Francia e la Juventus è appena stata retrocessa in Serie B dopo Calciopoli. Così, nell'estate di quell'anno, inizia l'era della grande Inter, prima con Roberto Mancini e poi José Mourinho in panchina.
Pronti via e l'inizio dei nerazzurri è scoppiettante con una grande vittoria nella finale di Supercoppa Italiana a San Siro. L'Inter aveva già strappato il pass in quanto aveva ottenuto l'assegnazione in Tribunale dello scudetto vinto sul campo dalla Vecchia Signora. Non contenta però, l'Inter ha vinto anche la Coppa Italia in finale proprio contro la Roma. E allora ecco che le due squadre si ritrovano la sera del 26 agosto 2006 per la Supercoppa.
Tanti i volti nuovi: a Milano arriva appunto Mancini in panchina, poi gente come Ibrahimovic, Vieira, Grosso, Figo, a cui si aggiungo campioni come Julio Cesar, Samuel, Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Adriano, Crespo, Maicon. Dall'altra parte invece dall'Udinese arriva Spalletti, che schiera una formazione di tutto rispetto: Panucci e Chivu in difesa, De Rossi, Aquilani e Perrotta a centrocampo, davanti Totti insieme a Mancini.
Inter-Roma 4-3, il racconto del match
A partire meglio è la Roma, che approccia la partita senza timore e con grande voglia di dimostrare. Dopo 12 minuti Toldo rinvia male e regala palla a Panucci, che dalla destra suggerisce dentro per il taglio di Mancini; Zanetti se lo lascia sfuggire alle spalle e devia il pallone in malomodo, il portiere è scavalcato e i giallorossi sono già avanti. Al 24' c'è poi già il raddoppio con un'azione bellissima: break di Cufré che lascia lì per Aquilani, il quale si ritrova in area davanti a Toldo dopo un triangolo bellissimo con Totti, e non può sbagliare. 0-2 per la squadra di Spalletti.
La Roma domina in lungo e in largo e al 34' sigla il terzo gol con un'azione da manuale che parte dalla propria linea di fondo. Chivu recupera palla su Ibrahimovic e fa ripartire i suoi che con un palleggio ragionato approfittano degli spazi ed arrivano alla trequarti avversaria, Taddei suggerisce sulla destra per Panucci che mette in mezzo dove Mancini fa un velo e Aquilani arriva ancora puntuale all'appuntamento col pallone. Inter 0, Roma 3.
I nerazzurri riescono almeno a riaprire i giochi prima dell'intervallo: calcio di punizione di Figo dalla sinistra e spizzata decisiva di testa di Vieira. I padroni di casa accorciano le distanze e rientrano negli spogliatoi con un piglio decisamente diverso.
Nella ripresa la squadra di Spalletti cerca di amministrare e rallentare il ritmo partita, ma al 65' l'Inter recupera palla e si invola sulla destra con Stankovic; il centrocampista serbo mette in mezzo un cross perfetto sul primo palo, la terra di Crespo, che anticipa il diretto marcatore di testa e sempre sul primo palo batte Doni. 2-3, ora la finale è riaperta. I giallorossi accusano il colpo e al 73' subiscono anche la rete del pareggio: mischia in area sul solito cross dalla destra di Stankovic, palla che si impenna e Ibrahimovic calcia male al volo di sinistro, ma sul secondo palo si trova ancora Vieira che da due passi la sbatte dentro. E' 3-3 ad un quarto d'ora dal termine, tutto da rifare per la Roma.
Col passare dei minuti le due squadre cominciano a tirare i remi in barca e allora si va ai supplementari. Qui la stanchezza si fa sentire, ma la qualità di alcuni giocatori è eterna. Il 4-3 decisivo per l'Inter lo segna un certo Luis Figo dopo pochi minuti con un meraviglioso calcio di punizione. La squadra di Mancini tiene poi botta nel finale, inutile il forcing dei giallorossi di Spalletti.
L'Inter vince in rimonta una clamorosa finale di Supercoppa Italiana ed inizia così il suo dominio nazionale. Che beffa invece per la Roma.
