Nella prima puntata di Area Fritta, il vodcast di Chiamarsi Bomber in collaborazione con Lottomatica.sport, gli ospiti in studio Giorgia Rossi, Giuseppe Cruciani, Davide Bernardi e Fabrizio Biasin hanno dibattuto sui vari argomenti della giornata: dalle eliminazioni di Juve e Milan dalla Champions al futuro di Inzaghi all'Inter.
Juve senza leader
Queste le parole del giornalista Fabrizio Biasin sulla Juventus: "In questi due giorni abbiamo visto il fallimento del calcio italiano, nessuno immaginava sarebbero state eliminate tutte e 3. Eliminazione meritata e che ha fatto perdere il quinto posto in Champions alle squadre italiane per la prossima stagione. Abbiamo fatto una figuraccia contro squadre alla portata. Qui mi tornano in mente le parole di Thiago Motta che nel prepartita aveva detto che la Juve non scende mai in campo per pareggiare, invece contro il Psv mi è sembrato proprio che volesse capitalizzare il risultato dell'andata. Errore clamoroso quando giochi a Eindhoven. Io vedo un punto in comune nelle eliminazioni di Juve e Milan: la mancanza di un leader. Non c'è un giocatore capace di fare quello che facevano Buffon, Barzagli, Gattuso etc. in passato".
Biasin non vuole sentir parlare di problema infortuni dicendo che sono tutti alibi e mette in dubbio le scelte di Motta: "Ma qual è la squadra titolare della Juve? Probabilmente crede di essere ancora a Bologna, ma a Torino servono certezze". Il giornalista di Libero ne ha anche per la società bianconera: "Ha investito tanto per creare una non squadra che a Febbraio è fuori dalla Champions e lotta per il quarto posto. Non è un problema solo di non vincere, a Eindhoven la squadra non ha neanche combattuto".
Lite Lookman Gasperini
Biasin poi attacca Gasperini: "Ha fatto una cosa che nessun caposquadra deve fare, cioè puntare il dito contro il singolo. L'Atalanta non è uscita per Lookman, anzi è stato l'unico quando è entrato che ha dato una speranza di rimonta. Si è sempre dimostrato un professionista esemplare e oggi si ritrova come il colpevole dell'eliminazione. Ha stra-ragione Lookman, magari a Gasperini gli è uscita male a caldo e spero si chiariscano. Persino il Milan non ha dato colpe a Theo... Ora l'Atalanta ha più possibilità per lo scudetto, a breve ha lo scontro diretto con l'Inter e può accorciare la distanza".
Il rosso di Theo Hernandez contro il Feyenoord
Il giornalista di Libero non dà alibi a Theo Hernandez: "Le responsabilità della stagione del Milan sono della dirigenza che non esiste però per l'eliminazione contro il Feyenoord la colpa è esclusivamente di Theo. Nel primo tempo il Milan stava dominando la partita, gli olandesi non avevano praticamente mai tirato in porta, l'unica possibilità che avevano era di buttarla in caciara. Theo cosa fa? Strattona un avversario a centrocampo, a gioco fermo, una cretinata devastante, non pago fa pure simulazione. Secondo me è più grave il primo giallo del secondo. Ha fatto una cosa senza senso. Il Milan se fosse rimasto in 11 avrebbe passato il turno senza problemi".
Quando Giorgia Rossi riporta le critiche dei tifosi secondo cui Conceicao avrebbe dovuto toglierlo dal campo dopo il primo giallo, Biasin risponde: "Quando questa cosa la fa Inzaghi gli danno del pirla. Dopo l'espulsione è precipitata la situazione. Non ci scordiamo che Theo già dal ritiro della Francia la scorsa estate non aveva tutta sta gran voglia di rinnovare. Una dirigenza sveglia l'avrebbe già venduto, anziché accettare a gennaio l'offerta del Como. Tu hai smembrato a gennaio la rosa costruita in estate, come puoi aspettarti che ora sia squadra? ".
La difesa a Leao
"Chi dice che Leao è sopravvalutato ha un problema col calcio: è l'ultimo dei problemi del Milan - spiega Biasin -. Il 90% delle cose buone fatte dai rossoneri dipendono da lui. Poi si può discutere del fatto che a volte è indolente, ma non si può discutere il giocatore. È l'unico vero punto di forza del Milan tra tanti buoni giocatori come Pulisic e Reijnders. Il Milan arriva da due anni col bilanci in positivo anche se ha speso tantissimo ma non ha punti di riferimento. Prima c'erano Tonali in campo e Maldini fuori, ora non c'è più nessuno. Oltretutto in tutte le società c'è una scala gerarchica, invece al Milan si decide tutti insieme, non si capisce chi comanda. Lo stravolgimento di gennaio significa che è stato completamente bocciato il mercato estivo".
Inter del futuro
Infine Biasin parla della sua squadra del cuore: "L'estate scorsa si è confermato il blocco dello scudetto ma con la consapevolezza di Marotta e Ausilio che l'estate prossima si cambierà molto: io mi aspetto una dozzina tra entrate e uscite e stiamo già vedendo i primi movimenti con l'acquisto di Sucic e un altro paio di giocatori sono nel mirino. L'obiettivo della dirigenza è quella di abbassare il monte ingaggi e l'età media, andranno via in tanti e in tutto questo bisognerà continuare a vincere, perché alla prima sconfitta si dice che Inzaghi è un incapace, come se fosse obbligatorio vincere sempre. Bisogna capire se l'Inter è la squadra coi giocatori più forti o è stato Inzaghi a renderla la più forte? Io credo che sia merito di Inzaghi".
Chiosa finale sul var: "Nel 2025 l'espressione 'il var non può intervenire' è acronistica. Il var dovrebbe intervenire sempre, il protocollo è sbagliato".
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