Biasin ad AREA FRITTA: "L'Inter non è la squadra più forte d'Italia". Poi distrugge il Milan

Nella terza puntata di Area Fritta, il vodcast di Chiamarsi Bomber in collaborazione con Lottomatica Sport, il giornalista Fabrizio Biasin ha elogiato Inzaghi e ha attaccato la dirigenza del Milan.
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Come ogni giovedì, il canale Youtube di Chiamarsi Bomber ha pubblicato un nuovo episodio di Area Fritta. Un Fabrizio Biasin in formissima ha parlato di diverse tematiche, soffermandosi principalmente sulle milanesi.

L'Inter non è la più forte

Biasin inizia la sua lunga disamina dalla sua squadra del cuore: "È stata la settimana dell'Inter reduce da una bella vittoria, nonostante la squadra sia stanca: lo 0 a 2 di Rotterdam mette al sicuro la qualificazione ai quarti. Chi critica i nerazzurri ha dei problemi (facendo eco a Cruciani). È normale che ogni anno sia diverso da quello precedente, anche perché la scorsa stagione l'Inter da Febbraio in poi le ha vinte tutte. Chi non capisce che che in questo momento l'Inter è nelle mani del tecnico più vincente della storia e non parlo di trofei ma del 66,3% di partite vinte, ha dei problemi.

 

Il giornalista di Libero non vuol sentir parlare di Triplete: "Come sempre si esagera, dopo il pari al Maradona si parlava di squadra bollita, ora dopo la vittoria di Rotterdam sembra che debba vincere tutto. L'unica certezza è che a Marzo la squadra è su tutte le competizioni. L'Inter non è la più forte ma la più brava ad applicare il gioco di Inzaghi".

 

Biasin bocca il parallelismo col 'progetto Juve': "Non ci sto, la Juve è uscita con una squadretta in Champions e contro l'Empoli in Coppa Italia. Futuro di Thiago Motta? Se arriva in Champions rimane, altrimenti va via. In Italia si ragiona per stagione e non per progetti a lungo termine. I tifosi juventini sono abituati a vincere e sono stufi di sentir parlare di anno zero". 

L'illuminato De Zerbi

La conduttrice del vodcast Giorgia Rossi si chiede se vedremo mai Guardiola in Italia: "Se dovesse rinunciare a parte dell'ingaggio, qualche italiana potrebbe provarci, ma la vedo difficile. Magari in futuro potrebbe accadere, non adesso. Piuttosto penso che i tempi siano maturi affinché De Zerbi torni in Italia, in una big. A me piace molto perché ovunque va si vede la sua mano, è un illuminato. Io Inzaghi non lo cambierei mai, ma se un domani dovesse andar via spero di vedere De Zerbi all'Inter. Nel prossimo futuro lo vedrei bene al Milan, sicuramente più di Sarri".

 

Poi Biasin ha attaccato aspramente il Milan senza peli sulla lingua.


Dirigenti arroganti

Biasin analizza anche la stagione rossonera: "L'errore del Milan deriva dalla scorsa estate perché ha cambiato 3 allenatori esotici: è partito con Lopetegui che non è diventato l'allenatore solo perché i tifosi, più svegli dei dirigenti, hanno fatto capire che non era gradito. Allora la dirigenza rossonera anziché puntare sui tecnici disponibili e ce n'erano alcuni davvero interessanti, ha deciso di ingaggiare Fonseca. Poi ha ammesso le proprie colpe esonerandolo, ma ha preso un altro allenatore esotico cioè Sergio Conceicao. Ha sbagliato su tutta la linea. Alla Roma, invece, hanno capito gli errori, non hanno più considerato l'algoritmo e hanno preso Ranieri che sta facendo bene.

 

Al Milan si paga l'arroganza di una dirigenza inesperta che continua a perseverare negli errori. Il risultato è un pastrocchio, una non squadra, costruita con giocatori bravi ma dove ognuno pensa ai fatti suoi, senza leader e senza un filo logico. Nessuno sa cosa fare durante la tempesta. Per questo giustifico la contestazione dei tifosi. Forse ora la dirigenza ha capito che il problema non è in panchina o in campo ma sono loro e vogliono ripartire dal direttore sportivo, probabilmente Tare. Comunque chiunque arriva fa fuori sicuro 2-3 big. Maglia Milan? È brutta ma ci saranno dietro degli studi di marketing, evidentemente fa fare grano. Alla fine la maglia è bella se la squadra vince e viceversa. Ha fatto parlare perché in quella partita si è consumata la tragedia contro la Lazio".

 

Chiosa finale su Ranieri: "La stagione della Roma è cambiata completamente, penso che alla fine sceglierà Ranieri se rimanere o no. Personalmente non lo vedo ancora in panchina la prossima stagione, credo che gestirà dall'alto: ne uscirebbe a testa alta e chiuderebbe una carriera leggendaria dove ha vinto all'estero con Leicester e Valencia e ha ottenuto una salvezza memorabile col Cagliari".

 

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