Solare più che mai, dopo la finale di Champions conquistata dalla sua Inter, Fabrizio Biasin ad Area Fritta, online ogni giovedì sul canale Youtube di Chiamarsi Bomber, ha elogiato la squadra di Inzaghi e ha parlato della sfida scudetto col Napoli di Conte.
Ecco cosa mi ha raccontato Darmian su Acerbi
"Come faccio a prendere sonno fino al 31 maggio? - ha esordito cincischiante il giornalista di Libero che poi ha tessuto le lodi di Acerbi - A gennaio di quest'anno si diceva che la sua carriera fosse finita dopo l'infortunio, invece da quando è rientrato non ha sbagliato una partita. Nel post Inter Barcellona, nei corridoi di San Siro, ho incontrato Darmian e gli ho chiesto cosa ci facesse Acerbi in area al 93' e lui mi ha risposto che era corso in avanti all'improvviso, dicendogli solamente 'tu resta qua che io vado!'. Acerbi a 37 anni non ha bisogno di chiedere il permesso a nessuno. Contro il Barcellona è stato tra i protagonisti, così come Sommer, anche lui inizialmente poco gradito dai tifosi che dicevano fosse vecchio e poco alto".
Inter da elogiare a prescindere
Biasin ribadisce un concetto già espresso nelle scorse puntate: "Al 91' Lamine Yamal prende un palo che sarebbe stato il 4 a 2 e la partita sarebbe finita. Se quel tiro fosse entrato, ora staremmo facendo i processi all'Inter che è uscita da tutto. Dobbiamo piantarla di valutare giocatori e allenatori per l'ultima partita. Anche se l'Inter avesse perso col Barcellona avremmo dovuto elogiarla, perché ha dimostrato di tenere testa alle grandi squadre che hanno fatto investimenti maggiori. Mi fa impazzire che nel post partita ho sentito criticare persino Flick. Inzaghi aveva bisogno di questa partita per essere definito un grande allenatore? È un grande allenatore punto e basta. Tra le quattro squadre arrivate in semifinale di Champions, l'Inter come programmazione e come gruppo è la squadra più forte, ma come rose le altre sono più forti".
La telecronaca di Caressa e Bergomi
Biasin difende cronaca dei due telecronisti di Sky Sport: "Sento i tifosi spesso lamentarsi delle telecronache piatte... Io ero a due passi da Bergomi che era visibilmente commosso. Parliamo della storia dell'Inter, ci sta che si emozioni in una partita come questa e non credo che abbia offeso nessuno. Io ricordo una telecronaca appassionata in un Real Madrid Juve e non ci vidi nulla di male. Se fosse stato Milan Barcellona, Caressa non avrebbe fatto la stessa telecronaca?! In Spagna non si pongono questi problemi...".
Il merito è di ADL, non di Conte
"Il grande prodigio di Antonio Conte - spiega Biasin - è quello di riuscire tutte le volte a far credere che sia solo merito suo. Il Napoli di De Laurentiis, non di Conte, è da 10 anni su alti livelli. Se vince lo scudetto bravo Conte, ma non trasformiamolo in qualcosa di incredibile, altrimenti Spalletti cosa ha fatto nell'anno che li distrussero mezza squadra?! Quando si tratta di replicare o di fare il salto in avanti in Europa, lui va via, forse perché ha paura di non farcela". Chiosa finale sui bianconeri: "Per la Juve qualificarsi in Champions è fondamentale perché al di là dei soldi, i tifosi vogliono fare un passo avanti".
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