Forza fisica, senso del gol e voglia di lottare su ogni pallone: così Moise Kean si è gradualmente imposto, anno dopo, nel calcio dei grandi. In carriera, il classe 2000 ha vestito le maglie di Juventus (con cui ha conquistato due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane), Verona, Everton, PSG (Coppa di Francia e Supercoppa Francese) e Fiorentina, che lo ha acquistato nell'estate 2024 per 18 milioni di euro. Di seguito sette curiosità su Moise Kean.
Famiglia
Nato a Vercelli da genitori ivoriani il 28 febbraio 2000, Moise Kean cresce con la madre Isabelle ad Asti, dove quest'ultima decide di trasferirsi dopo la separazione dal marito. Ha un fratello, Giovanni (più grande di sette anni), anch'egli calciatore, che in carriera ha militato in Serie C e Serie D.
Hobby
Non solo il calcio: Moise Kean è un grande appassionato di musica, in particolare Rap. Nel 2019 ha collaborato con Boro Boro, rapper torinese classe '96, nel videoclip del brano "Drip The Money Freestyle". Nel 2023 è uscito su Spotify il suo primo singolo, Outfit. Quindi, nel dicembre 2024, il classe 2000 ha pubblicato il suo primo album: Chosen. Una passione, quella per la musica, condivisa con altri calciatori: tra questi, Rafa Leao e Weston McKennie.
Record
Moise Kean è il più giovane esordiente nella storia della Juventus sia in Serie A (debutto il 19 novembre 2016 contro il Pescara, a 16 anni e 9 mesi) che in Champions League, dove ha esordito tre giorni dopo nel match contro il Siviglia.
Passione carbonara
Il piatto preferito di Moise Kean è la pasta alla carbonara, come da lui dichiarato in un'intervista di alcuni anni fa ai canali ufficiali della Juventus.
Vita privata
Moise Kean ha un figlio, Marley, nato, nel 2023: "Lo adoro - ha riferito in un'intervista degli scorsi mesi ai microfoni di Dazn - dalla sua nascita sono cambiate molte cose. Prima di agire ci penso mille volte, cambia tutto in maniera naturale. Non lo sapeva nessuno, fin quando non mi sono assentato per andare in ospedale. Non mi piace raccontare le mie cose, preferisco tenere per me la mia sfera privata".
L'adolescenza
"Lasciare i miei amici non è stato facile, giocavo a calcio in oratorio e stavo per strada con i miei amici. Alcuni di loro avevano 17, 18 anni, io a 12 ero già il più forte di tutti. Molti di loro non hanno preso una bella strada, ma mi dicevano sempre di inseguire miei sogni e di non fare come loro. Mi sento fortunato a esserne uscito, anche se non dimenticherò mai da dove vengo". Così Kean nel corso dell'intervista rilasciata a Dazn.
Balotelli
Nel febbraio 2025, Mario Balotelli ha espresso solidarietà nei confronti del classe 2000, vittima di insulti razzisti, con un post pubblicato su Instagram: "È italiano, è nero ed è il mio fratellino! Siamo fieri di te, noi italiani e africani veri. Razzisti, siete rimasti soli".
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