Perché il Napoli avrà il mercato bloccato: tutta la verità

I partenopei saranno costretti ad operare a "saldo zero" nel corso della sessione invernale

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli
Perché il Napoli avrà il mercato bloccato: tutta la verità

Il timore di un mercato di gennaio bloccato aleggia da giorni sull’ambiente Napoli, alimentando dubbi, preoccupazioni e interpretazioni spesso contrastanti. A fare chiarezza su una questione tanto delicata quanto tecnica è l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che entra nel merito dei numeri e del regolamento, spiegando cosa sta realmente accadendo e quali potrebbero essere le conseguenze per il club di Aurelio De Laurentiis.

Il nuovo limite imposto dalla FIGC

Alla base di tutto c’è il nuovo parametro imposto dalla FIGC, che obbliga i club professionistici a mantenere il rapporto tra Costo del lavoro allargato e Ricavi al di sotto dello 0,8. Una soglia pensata per garantire la sostenibilità economica del sistema calcio, evitando squilibri strutturali e situazioni di rischio finanziario. In questo contesto, Napoli e Pisa sono finite sotto la lente d’ingrandimento, risultando entrambe oltre il limite consentito.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, il Napoli avrebbe sforato di circa 40 milioni di euro, una cifra importante, soprattutto se confrontata con quella del Pisa, che si aggira intorno ai 18 milioni. Tuttavia, fermarsi al dato numerico rischia di offrire una fotografia parziale della situazione. La posizione del Napoli, infatti, è molto diversa da quella del club toscano, sia per solidità di bilancio sia per strategia gestionale.

Antonio Conte cerca di comunicare di nascosto

Napoli, il mercato di gennaio sarà a “saldo zero” | IMAGO/NurPhoto, IMAGO

La posizione del Napoli

Il punto centrale è questo: il Napoli non è un club in difficoltà economica. Al contrario, vanta conti sani e una gestione storicamente attenta. Il blocco – o meglio, la limitazione – sul mercato non nasce da un dissesto finanziario, ma dal fatto che il club non intende immettere nuova liquidità per rientrare immediatamente nei parametri imposti. La conseguenza è chiara: nel mercato di gennaio il Napoli potrà operare soltanto “a saldo zero”, ovvero bilanciando perfettamente il valore economico di eventuali acquisti con quello delle cessioni.

Questo significa che il mercato non è completamente bloccato, ma fortemente condizionato. Gli azzurri potranno muoversi solo a fronte di uscite, rinviando eventuali investimenti netti a una fase successiva, quando i parametri torneranno sotto controllo o quando la società deciderà di intervenire con nuove risorse. Una scelta che sembra essere perfettamente in linea con l’approccio di De Laurentiis, da sempre contrario a forzature finanziarie e incline a rispettare rigidamente i regolamenti.

La differenza con il Pisa è sostanziale anche nell’atteggiamento: mentre il club toscano starebbe valutando strade alternative per superare il blocco, il Napoli appare orientato ad accettare la situazione così com’è, gestendo il mercato in modo conservativo e senza strappi.

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