La sliding door di De Biasi: "Dovevo essere il dopo-Conte sulla panchina dell'Italia"

Gianni De Biasi ha raccontato di quando ha solo sfiorato di diventare commissario tecnico della Nazionale Italiana
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L'ex allenatore tra le altre del Torino e della Nazionale Albanese, Gianni De Biasi, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale, tra le altre cose, ha rivelato un retroscena riguardante un suo possibile approdo sulla panchina dell'Italia come successore di Antonio Conte. Una sliding door che avrebbe potuto cambiare la sua carriera.

De Biasi tra Albania e suggestione azzurra

Il 68enne allenatore trevigiani ha dapprima raccontato alla Rosea le emozioni della storica qualificazione ad Euro 2016 ottenuta come commissario tecnico dell'Albania e il suo legame con quel paese: "Qualificati all’Europeo del 2016, con vittoria in Portogallo, contro CR7. E l’amicizia con il presidente Edi Rama, un gobbaccio juventino, ma che importa. Rama ha modernizzato l’Albania, l’ha portata nel futuro. Oggi Tirana è una città giovane e dinamica. Quando Rama mi consegnò la Croce di Scanderbeg, la massima onoreficenza del Paese, minacciò di ritirarmi il passaporto italiano se avessi firmato per qualcun altro... Rama mi ha concesso il passaporto diplomatico albanese, con cui vado dappertutto e che mi ha risolto vari problemi in Paesi difficili. Ogni volta che c’è una fila io tiro dritto".

 

Poi il retroscena di quando ha solo sfiorato la panchina dell'Italia: "Mi chiamò Michele Uva, allora direttore generale della Figc. Il ct Conte aveva annunciato che, dopo l’Europeo, sarebbe andato al Chelsea ed io ero in pole per sostituirlo. È vero che il presidente della federcalcio albanese, Armando Duka, mi disse che non potevo mollarli, che se fossi andato in Francia da ct dimissionario, avrei depotenziato l’Albania, ma credo ci sia stato dell’altro, non lo so. Mi resta un grande rimpianto, anzi un’arrabbiatura terribile. Se mi hanno cercato dopo Spalletti? No e mi è dispiaciuto. Oggi mi sento trenta volte migliore, ho imparato tanto dalle musate che ho preso. L’esperienza ti regala conoscenze superiori".

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