Più forte del destino. L’incredibile storia di Angel Correa

calcio24/07/2019 • 11:13
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La serie A si prepara a conoscere un nuovo interessante calciatore. Arriverà a Milano da Madrid, ma la sua strada per il grande calcio è stata ben più lunga è tortuosa. Di sofferenza e sacrificio è la storia di Angel Correa. Sul piano tecnico alcuni lo paragonano a Carlitos Tevez, e anche le parabole di vita sono piuttosto affini.

Correa nasce e cresce nel malfamato e pericoloso barrio Las Flores a Rosario. Perde presto il padre, aveva 10 anni, e da allora mantiene la famiglia con il poco denaro ricevuto dal proprio rappresentante. Il calcio, fin dalla tenera età, è il filo che gli permetterà di non perdere mai la rotta.

Angel ha 9 fratelli. Il maggiore muore nell’anno in cui lui entra nelle giovanili del San Lorenzo. Due anni fa ne perde un altro. Suicida a causa dell’omosessualità mai accettata in famiglia. Dirà di riuscire a smettere di pensare a loro solamente mentre gioca. Quest’anno è stato invece chiamato a testimoniare nei confronti della sorella Julieta, accusata di far parte di una banda di narcotrafficanti. Non un percorso facile, decisamente.

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L’operazione, Papa Francesco e l’Europa. La storia di Angel Correa

C’è anche una delicata malattia da sconfiggere nella storia di Angel Correa. Nel 2014 gli diagnosticano un tumore benigno al cuore. Serve una costosa operazione, a cui si sottopone a New York grazie allo sforzo economico dell’Atletico Madrid che lo ha appena comprato dal San Lorenzo.

L’anno prima aveva incontrato il più celebre tifoso del Club argentino. Jorge Mario Bergoglio, allora vescovo e futuro Papa. “Quell’incontro mi ha segnato e mi ha dato la forza per affrontare i successivi ostacoli” dirà poi Angel.

Nella sua avventura europea porterà tutto questo. Con Simeone gioca spesso un ruolo di sacrificio, lontano dalla porta e con compiti di copertura. Segna poco (30 reti in 188 presenze), ma non si concede mai una battuta d’arresto. Al Milan serve un uomo che non faccia sentire Piatek troppo solo, che possa svariare su tutto il fronte d’attacco, e riesca a saltare l’uomo con regolarità. Angel da questo punto di vista sembra perfetto.

Già piovono critiche sull’operazione di mercato che lo starebbe portando a Milano. Una cosa leggendo della sua vita l’abbiamo capita. La pelle di Correa è abbastanza spessa da sopportare qualche dissenso.

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