Ai tifosi brucia e non poco il finale di campionato della Lazio, in una stagione che era partita con tutti i migliori presupposti e si è chiusa in maniera fallimentare. La società ha diramato un comunicato assumendosene le responsabilità ma non è riuscita a placare la piazza che se la prende principalmente col direttore sportivo Fabiani, reo di non aver costruito una squadra all'altezza dopo i pesanti addii estivi di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson.
Lo sfogo degli Ultras Lazio
A Radio Laziale, un esponente del tifo organizzato biancoceleste ha raccontato: "La squadra è venuta sotto la Curva Nord, Marusic ci ha messo la faccia per l’ennesima volta. Ha detto le solite cose, che ci hanno messo la grinta… Ma noi non abbiamo accettato le scuse, così com’era successo con Baroni a Bologna. Li abbiamo rimandati tutti dentro gli spogliatoi e non abbiamo accettato le loro maglie, quello si fa solo in determinate contesti. Se le riportassero a casa, se le incorniciassero e pensassero alla stagione negativa che hanno fatto. Io me la prendo con loro, ma fino a un certo punto. Non posso chiedere a un giocatore che l’anno scorso giocava con la Salernitana o con il Verona di andare in Champions League. Le colpe della squadra sono il 30%, il direttore sportivo non ha mai fatto determinate categorie, è difficile che conosca certi giocatori e procuratori".