Alessandro Matri, conosciuto per la sua brillante carriera tra le fila di Cagliari, Juventus e Milan e Lazio, ha recentemente condiviso un aneddoto in un episodio del podcast Supernova. Con un sorriso contagioso, l'ex attaccante ha svelato come nacque la sua iconica esultanza, un gesto ormai entrato nell'immaginario collettivo del calcio italiano.
Una nascita inaspettata
Durante l'intervista, Matri ha ricordato i suoi giorni al Cagliari, quando aveva come compagno di squadra Andrea Lazzari. I due affrontavano insieme le partite sotto la guida dell'allora allenatore Massimiliano Allegri. Con tono scherzoso, Matri ha raccontato: “È nata con un mio amico, Andrea Lazzari, che giocava con me al Cagliari. Avevamo Allegri come allenatore e, il primo anno, ci faceva entrare sempre a venti minuti dalla fine. Se perdevamo? Era sempre colpa mia e di Lazzari!”. Un tono che riflette perfettamente il rapporto rilassato che i due avevano con il tecnico livornese.
Un rapporto speciale con Allegri
Nonostante le continue battute alle loro spalle, il feeling tra Matri e Allegri era tutt'altro che problematico. “Durante la settimana scherzava solo con noi due”, continua Matri, enfatizzando quell’atmosfera scherzosa che caratterizzava il gruppo. È in uno di questi momenti di leggerezza che nacque l’esultanza, ispirata da un commento ironico rivolto proprio ad Allegri.
La famosa esultanza
Matri ricorda il momento con il classico spirito goliardico dei calciatori: “Un giorno io e Lazzari gli abbiamo detto: ‘Oh mister… fatti una chiavata!’, nel senso di mollaci un po’, tanto giochiamo solo venti minuti e ci prendi sempre di mira”. Un’espressione guascona che non mancò di suscitare l’ilarità generale, trasformandosi poi in quel gesto che Matri avrebbe riproposto sul campo, per segnare ogni suo gol con allegria e un pizzico di irriverenza.