Doveva essere una serata di festa, un’occasione per celebrare le “vecchie glorie” dell’Universidad Católica davanti ai propri tifosi. Invece, la partita dedicata al “Saluto ai Capitani” ha rischiato di trasformarsi in tragedia quando lo storico portiere cileno Patricio Toledo, 63 anni, è crollato a terra improvvisamente, colpito da un infarto miocardico acuto.
Un intervento provvidenziale
Il malore è avvenuto nel primo tempo dell’amichevole, sotto gli occhi attoniti dei compagni e del pubblico. Secondo le prime ricostruzioni, Toledo si è accasciato senza alcun contatto con avversari o pallone, restando immobile nell’area di rigore. Le immagini, trasmesse anche in diretta TV, hanno immortalato l’attimo di panico: giocatori subito accorsi in suo aiuto, compagni a invocare l’intervento dei medici e lo stadio ammutolito in un silenzio irreale.
A fare la differenza, però, è stata la prontezza di un compagno di squadra, Cristián Álvarez. L’ex difensore dell’Universidad Católica, comprendendo la gravità della situazione, non ha esitato e ha praticato la respirazione bocca a bocca al portiere. “Ho seguito un corso di primo soccorso e sapevo che non si poteva restare fermi. In quei momenti bisogna agire, non c’è alternativa”, ha raccontato poi Álvarez. Un gesto che ha consentito di guadagnare minuti preziosi in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Le condizioni di Toledo
Trasportato d’urgenza in una clinica di Santiago, Toledo è stato rianimato con successo. Le prime diagnosi parlano di un infarto miocardico acuto, ma le condizioni attuali sono stabili: l’ex portiere è cosciente e vigile, in attesa di ulteriori accertamenti coronarici. “Patricio sta bene ed è fuori pericolo”, ha confermato Jaime Marchant, responsabile della comunicazione del club.
Alla fine, la paura ha lasciato spazio al sollievo. Toledo ha lasciato lo stadio tra gli applausi commossi dei tifosi che hanno trasformato una partita celebrativa in un abbraccio collettivo. E l’eroe della serata, Álvarez, ha ricordato una lezione che va oltre il calcio: “Basta avere il coraggio di reagire, in situazioni simili non si può restare a guardare”.
