I comandamenti di Osvaldo

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Pablo Daniel Osvaldo non è mai stato un giocatore casa, chiesa e campo di allenamento. La sua indole rockettara l’ha sempre portato a cambiare spesso e volentieri casacca: 12 squadre in 10 anni è infatti il bottino dell’attaccante oriundo della nostra nazionale.

 

Il motivo è presto detto: Osvaldo non si è mai ripreso dal fatto di essere stato scartato fin dall’inizio per i film della saga dei “Pirati dei Caraibi”. Quell’arrogante di Johnny Depp gli ha clamorosamente rubato il posto, e di questo il povero Daniel ne ha risentito durante la sua carriera. Da giocatore.

 

Osvaldo ha trascorso anche queste feste preparando le valigie. Dopo soli sei mesi al Porto infatti, sta preparando il suo ritorno al Boca, coronando così il suo sogno di giocare con Carlitos Tevez, un altro giocatore su cui si potrebbe scrivere una Bibbia intera (noi ci abbiamo provato, clicca qui) La dirigenza del Boca però, ha preferito cautelarsi: conoscendo i suoi polli, ha stilato una serie di regole con cui la nuova punta dovrà abituarsi a convivere.

 

prima regola scontata come l’indigestione tra Natale e Santo Stefano. Lo scorso maggio fu beccato a Puerto Madero, lungofiume chic di Buenos Aires, con un cigarrillo tra le labbra alla vigilia del Superclásico di Libertadores col River. Il minore dei mali per un giocatore come lui.

 

“Invece di regalarmi un pallone mi potevi regalare una chitarra”, è la battuta che spesso ripete a suo padre. Rolling Stones, Led Zeppelin, Nirvana, Guns n’ Roses, Pink Floyd sono solo alcune delle band che il calciatore adora (e come dargli torto del resto). La sua passione per la musica blues e rock è a dir poco viscerale: “Mi capita spesso di guardare in dvd il concerto dei Rolling Stones ad Altamont. Dicono che sono nati 4 bambini durante quel concerto. Cavolo che storia”. Fino a qui tutto bene, se non fosse che Osvaldo (che su Twitter si chiama DaniStone in onore di Jagger) è molto amico dei musicisti che compongono “La 25”, band che non rientra negli usuali intrattenitori né delle sale da tè né tanto meno dei convegni del PD.

“Vogliamo un giocatore, non un fotomodello”, è il succo di quanto dichiarato da Angelici, il neo presidente del Boca Juniors. Bello, dannato e sosia di Johnny Depp, è il classico testimonial sul quale i grandi brand puntano per le loro campagne pubblicitarie. Tra queste segnaliamo quella realizzata ultimamente per Takeshy Kurosawa.

con questa foto ha voluto far sapere al mondo che stava per sottoporsi ad una seduta di crioterapia, tecnica che tramite temperature a dir poco glaciali aiuta a recuperare più velocemente dagli infortuni e a rigenerare i muscoli.

 

Ma questo è solo un esempio che dimostra il tribolato rapporto del giocatore con il mondo social. L’attaccante sembra aver imparato la lezione e il suo tweet di addio datato 1° dicembre recita così: “Chiudo il profilo. Fate la vostra vita e raccontatela come vi pare. Forza Boca, forza La 25 e forza il ‘Ruso’ Verea” (un ex portiere che si è riciclato come conduttore radiofonico e giornalista sportivo).

 

Per vestire quella maglia Osvaldo dovrà adattarsi a una vita sentimentale, se non monastica, almeno monogamica. 29 anni, 2 separazioni alle spalle e 3 figli parlano da sé. La rottura con l’attrice Jimena Baron ha fatto parecchio trambusto, procurando al club boquense anche qualche noia finanziaria. Mollata con un figlio a carico (Morrison, in onore di Jim), la Baron ha allungato pretese alimentari fino alle casse del Boca. E non pensiate che Daniel si sia preso una pausa di riflessione: rottamata Jimena, ha avuto una tumultuosa love-story con la chitarrista rock Militta Bora, conosciuta a un concerto di La 25 e illusa con promesse di matrimonio e un tatuaggio “personalizzato” (lo scheletro di una testa di toro con sotto la scritta “Militta 25”).

 

Ora è il turno di una italiana: la showgirl Benedetta Mazza. Cosa abbia trovato in lei non lo sappiamo, sicuramente lei ha scovato in lui quella vena poetica che nessuno era mai riuscito a far emergere: “Quando ti ho accarezzato, mi sono reso conto che ho passato tutta la mia vita a mani vuote”, ha verseggiato in una delle sue ultime incursioni su Instagram. Che questa sia la volta buona per la carriera di Osvaldo? Speriamo di si, anche se l’ennesima indiscrezione complicherebbe il volo transoceanico Porto – Buenos Aires.

 

Dall’Argentina infatti emergono alcune difficoltà legate al contratto di Osvaldo con il Porto che potrebbero ritardare il suo grande ritorno. L’ostacolo che impedisce all’ attaccante di firmare con gli xeneizes è un piccolo debito economico che Osvaldo ha con il club portoghese e che deve essere risolto prima della firma con il Boca. Mai banale il buon Daniel. Ne sapremo di più nella prossima puntata.

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Autore

Redazione

Tags :Inter

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