Sebastian Frey è stato uno dei portieri più forti che abbia giocato negli anni a cavallo tra la fine dei 90 gli inizi del 2000. Arrivato giovanissimo in Serie A grazie all'Inter, il francese di è piano piano imposto e ritagliato il ruolo di protagonista in varie squadre. Tanta gavetta, molte cadute ma è sempre riuscito ad alzarsi e a ripartire. Dopo un prestito al Verona ha coronato il sogno di difendere la parta dell'Inter nella stagione 2000-2001 per poi trovare la sua dimensione e l'essere protagonista con la maglia del Parma, poi con quella della Fiorentina. Il portiere ha voluto raccontare due episodi in cui il destino lo ha aiutato e lo ha salvato in circostanze che potevano avere un finale diverso.
"Ho rischiato di morire"
In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Sebastian Frey ha raccontato di ciò che gli accadde nel 2019: "Una malattia autoimmune, tosse, febbre paralisi alle gambe. Scrissi testamento poi il corpo ha creato gli anticorpi. Sono stato in terapia intensiva in un letto minuscolo e non riuscivo a camminare. È stato il periodo peggior e della mia vita".
Ma non solo la malattia per Frey, anche in un'altra circostanza il destino lo ha aiutato a sconfiggere la sorte avversa. "Un ritardo di un volo mi ha permesso di scampare all'attentato di Nizza sulla Promenade nel 2016". Due episodi fin qui mai rivelati e che Sebatsian Frey ha voluto raccontare e condividere con i suoi ex tifosi.
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