La religione
Non è dato sapere se sulla sua fede abbia giocato un ruolo decisivo l’incidente a cui è miracolosamente sopravvissuto ma, quel che è certo, è che Neymar è molto credente fin dall’infanzia, come dichiarato durante i primi mesi al Barcellona: “Credo in Dio da quando ero bambino, è una parte importantissima della mia vita”. Dopo aver conquistato la medaglia d’oro con la nazionale brasiliana alle Olimpiadi di Rio 2016, il classe ’92 ha indossato una fascia che recitava: “100% Jesus“.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Un gesto con cui Neymar ha voluto sottolineare la propria fede che, però, non è andato giù al comitato olimpico, che aveva fatto presente l’intenzione di multare il giocatore, a cui poi è stato indirizzato solo un “richiamo educativo”. La fascia, Neymar, l’aveva indossata anche l’anno prima dopo la vittoria della Champions League contro la Juventus e, in quel caso, la Uefa lo sanzionò per averla esibita. La Fifa, dal canto suo, si avvalse invece di uno stratagemma decisamente discutibile: alla cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro, il brasiliano si presentò con la consueta fascia e, in tal senso, il massimo organo calcistico mondiale mandò in onda un video in cui la scritta sulla fascia era stata cancellata. Insomma, in un mondo troppo spesso abituato a ribadire il concetto di politically correct, Neymar ha sempre ostentato con orgoglio la propria fede, contro tutto e tutti.


