Polemica in Inghilterra. Nelle ultime ore hanno fatto molto discutere le dichiarazioni di Joey Barton, ex giocatore (tra le altre, del Manchester City) e da qualche anno allenatore, che si è lamentato della presenza di alcune donne come commentatrici ai massimi livelli calcistici: "Quello maschile è come se fosse un altro sport, diventa difficile per loro analizzare certi aspetti del gioco. E non possiamo istruire il pubblico con figure non competenti e selezionate solo per soddisfare la quota rosa".
Barton: "Per le donne è difficile commentare il calcio maschile: va a una velocità totalmente diversa"
L'ex calciatore del City ha espresso il suo pensiero in un'intervista televisiva con il giornalista Piers Morgan: "Per parlare con competenza di calcio non è necessario aver giocato ai massimi livelli: lo dimostrano tanti allenatori e commentatori, come ad esempio Mark Chapman o Rory Smith, che si sono guadagnati la loro credibilità nel tempo. Naturalmente è più facile commentare e parlare di calcio maschile se l’hai praticato, ancora meglio se ad alti livelli perché ti permette di avere alle spalle un’esperienza unica. Ci sono molte affinità tra il calcio maschile e quello femminile, anche se in realtà quello maschile va a una velocità totalmente diversa e richiede un livello di qualità superiore: diventa difficile quindi per loro commentare certi aspetti del gioco".
"Ormai non sono più uno o due casi singoli. Servono figure credibili e rispettabili"
Il discorso di Barton è poi proseguito: "Non credo ci si possa esprimere e correggere alcune giocate con frasi come “io avrei fatto così” oppure “lì ha sbagliato” senza l’esperienza necessaria. Ormai la questione si sta sempre più allargando: non sono più uno o due casi singoli. Questo rovina l’esperienza calcistica per molti uomini, e vi ricordo che stiamo parlando di calcio maschile! Non voglio sembrare o passare per sessista: ho una moglie e una figlia fantastiche e vorrei che le donne venissero allo stadio. Ma se vogliamo analizzare i dettagli tecnici e istruire il pubblico parlando del calcio ai massimi livelli, che di fatto è l’obiettivo di commentatori e opinionisti, allora va fatto con figure credibili e rispettabili. Non persone scelte in modo 'obbligato' o solo perché donne". Parole che hanno già fatto molto discutere. E che, inevitabilmente, continueranno a farlo anche nelle prossime ore.