Dopo quasi un quarto di secolo e con un'eredità pesante sulle spalle, Daniel Levy ha deciso di dire addio al Tottenham Hotspur. In questi 25 anni, Levy ha trasformato gli Spurs in una società di prestigio, partecipando alle competizioni europee in 18 delle ultime 20 stagioni e raggiungendo traguardi straordinari come la recente vittoria in Europa League. La notizia delle sue dimissioni scuote il mondo del calcio, ma il club sembra già preparato per affrontare questa nuova fase grazie a un piano di successione dettagliato.
La trasformazione degli Spurs sotto la guida di Levy
Durante il suo mandato, Daniel Levy è stato il fulcro centrale del cambiamento, trasformando il Tottenham da una squadra di metà classifica a un club di rilevanza globale. "Abbiamo costruito una comunità", ha dichiarato Levy, sottolineando non solo i successi sul campo, ma anche l'importanza del vincolo creato con i tifosi. I suoi anni di gestione hanno visto il Tottenham competere costantemente a livelli alti, un risultato non da poco considerando le sfide economiche e sportive affrontate lungo il percorso.
Un futuro già pianificato
Di fronte a un addio così rilevante, il Tottenham non è rimasto inattivo. La società ha preparato un riassetto significativo per garantire continuità. Vinai Venkatesham è il nuovo CEO, portando la sua esperienza nel management sportivo, mentre la squadra maschile sarà guidata da Thomas Frank. Anche il comparto femminile ha visto un cambio al vertice con Martin Ho, mentre Peter Charrington assume il ruolo di presidente non esecutivo. Un team di spessore pensato per mantenere il club ai vertici, seguendo la strada tracciata da Levy.
Le parole di Levy
Nel suo discorso d'addio, Levy ha espresso sentimenti di profonda gratitudine e orgoglio: "Sono incredibilmente orgoglioso del lavoro svolto insieme al team dirigenziale e a tutti i nostri dipendenti Continuerò a sostenere questo club con passione". Parole che lasciano intendere un legame che continuerà, seppur da una posizione diversa. Levy ha sottolineato come il percorso non sia stato sempre facile, ma i progressi sono stati innegabili.