Simone Inzaghi è già al lavoro con il suo nuovo club, l'Al-Hilal, e si trova attualmente negli Stati Uniti per prendere parte alla prima storica edizione del Mondiale per Club targato Fifa.
L'addio all'Inter ha preso di sorpresa un po' tutti, con una decisione che, secondo molti, è stata figlia della disfatta nerazzurra in finale di Champions League contro il Psg. Lo stesso presidente Marotta solo qualche giorno fa aveva confermato che la scelta di Inzaghi era avvenuta solo dopo la nottata horror di Monaco di Baviera. Ma a quanto pare non è proprio così, e la conferma è arrivata in maniera praticamente ufficiale dal CEO del club arabo Esteve Calzada, che ai microfoni della BBC ha svelato l'inedito retroscena.
Inzaghi, accordo con l'Al-Hilal ben prima della finale
Parlando all'emittente britannica, l'amministratore delegato dell'Al-Hilal ha confermato quanto molti tifosi e addetti ai lavori aveva già immaginato: "Era già tutto deciso, ma non era stato firmato prima della finale solo perché Inzaghi per rispetto ci ha chiesto di aspettare", ha detto il CEO come riportato dalla Gazzetta dello Sport. "Potrebbe sembrare qualcosa di improvviso, ma è il risultato di un duro lavoro. Inzaghi stava per giocare una partita importantissima e ci ha chiesto di mettere tutto da parte fino a dopo la finale. In questa stagione siamo arrivati secondi, al di sotto delle aspettative: molto semplicemente, da Simone ci aspettiamo che ci aiuti a vincere di nuovo e a riconquistare il campionato".
Poi, sul Mondiale per Club appena iniziato: "Non siamo qui per scambiare maglie con i giocatori del Real Madrid o solo per la visibilità. Abbiamo una rosa di grande talento, con l'aggiunta di un nuovo allenatore di fama mondiale, e ci approcciamo al torneo con la massima ambizione".



