Marco Verratti è stato un vero pilastro del Paris Saint-Germain per oltre un decennio, un giocatore incapace di passare inosservato grazie al suo talento indiscusso. Eppure, nonostante le sue grandi qualità, c'è chi ripensa con un pizzico di rammarico alla sua esperienza parigina. Tra questi, Leonardo, l’ex direttore sportivo del club, che in una recente intervista su RMC Sport ha tentato di fare chiarezza su ciò che poteva essere e, forse, non è stato.
L'arrivo di Verratti a Parigi
Arrivato nel 2012 dal Pescara, quando era praticamente un sconosciuto, Verratti è riuscito rapidamente a conquistare il cuore dei tifosi del PSG. Un salto nel grande calcio che sembrava precoce, eppure il centrocampista italiano non ha tardato a dimostrare il suo valore, diventando un'icona della squadra per 11 lunghi anni prima della sua partenza nel 2023.
Leonardo difende Verratti
Di fronte ai commenti critici dello stesso Daniel Riolo, Leonardo non ha esitato a difendere il suo pupillo: "Ho grande rispetto per chi è arrivato all’inizio del progetto, perché non era affatto semplice", ha dichiarato durante l’intervista. L'ex direttore sportivo ha voluto sottolineare come l’impegno e la dedizione dei primi arrivi fossero decisivi in un momento in cui il PSG affrontava venti contrari. Il lavoro svolto dai pionieri del nuovo PSG, come Verratti, è stato definito "enorme".
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Un potenziale inespresso?
Secondo Leonardo, uno dei rimpianti potrebbe essere quello di non aver visto Verratti al culmine del suo potenziale. "Forse, dico forse, un giocatore come Verratti dopo 5 anni al PSG sarebbe dovuto andare in una squadra ancora più grande, per la sua carriera", ha ammesso. Restare undici anni in un club costituisce una sfida complessa, tra successi ed inevitabili pressioni.
Un’analisi onesta
Leonardo ha anche messo in luce le difficoltà vissute dal club, che hanno talvolta reso il ruolo dei protagonisti più arduo. Figura chiave nello spogliatoio, Marco è stato spesso esposto, ma secondo Leonardo, si tratta più di una questione di concentrazione che di forza mentale: "Restare focalizzati per 15 anni è difficilissimo". Si deve riconoscere che, nel complesso, Verratti è stato veramente un giocatore di livello assoluto, nonostante i pareri divisi sull’efficacia della sua avventura parigina.
