L'irrequieto mondo del calcio spagnolo torna a scuotersi sotto le dichiarazioni del presidente della Liga, Javier Tebas, sempre pronto a gettare benzina sul fuoco nelle querelle più calde del momento. Dal caso arbitrale alle prospettive di internazionalizzazione del campionato, passando per antidoping e polemiche sul VAR, Tebas non fa mancare la sua opinione su nessun fronte.
Sulla vittoria del Barcellona nel nuovo stadio Johan Cruyff
La recente goleada del Barcellona allo stadio Johan Cruyff, chiusa con un roboante 6-0, non è passata inosservata. Su questo, Tebas ha affermato che la Liga deve spingere i club nelle riforme infrastrutturali. Una chiara chiamata all'azione che non risparmia nessuno: se vuoi competere in Spagna, l'innovazione deve partire dalle fondamenta. Non è solo una questione di vittorie, ma di evoluzioni strutturali, come già visto in altri campionati europei.
Il nodo cruciale degli arbitri e il Real Madrid
Non potevano mancare le polemiche arbitrali, un tema sempre caldo. Tebas ha dichiarato che "Dovrebbe riguardare tutto il calcio spagnolo, non solo Real e Barcellona, altrimenti sarebbe parziale". Sottolinea come ci siano dati a disposizione che tolgono l'alone mistico dai famigerati favoritismi ai Blancos. "Non ho visto nessun dossier sui rigori a favore del Real", ha tagliato corto, ribadendo la sua visione per una competizione che non privilegi nessuno.
Inchiesta antidoping: un racconto pericoloso?
Tebas, riguardo alle accuse di antidoping mosse nei corridoi del Real Madrid, sputa fuoco: "Non abbiamo mai avuto competenze. È un racconto molto pericoloso nato dall’interno del Real Madrid". Ancora una volta, il presidente assolve la sua lega, rimandando il problema all'origine di Madrid. La Liga, quindi, si scrolla di dosso ogni addebito, tornando a ribadire vicinanza ad un calcio pulito.
Questione VAR e una proposta rivoluzionaria
Una delle parti più interessanti del discorso è una provocazione sul VAR. Tebas non si ferma a criticare le polemiche che dominano da tempo le discussioni, bensì lancia una proposta innovativa: "Preferirei un sistema simile alla Primera RFEF, in cui siano gli allenatori a chiedere il check delle azioni. Non una sala VAR che decide". Stanco delle innumerevoli discussioni, la sua è una vera incitazione a dare più potere ai protagonisti in campo.
Partita della Liga negli USA?
Sul fronte internazionale, il tema acceso riguarda la possibilità di un match negli Stati Uniti. Parlando di un possibile Villarreal-Barcellona a Miami, Tebas è stato chiaro: "Non possiamo né confermare né negare. Sono i club a dover chiedere di giocare all’estero, non la Liga a imporlo". E qui, l'invito ai club di scegliere è esplicito, in apertura a nuove frontiere e opportunità globali.
L’eterna questione della "Liga bipolare"
Infine, risponde a distanza a Enrique Cerezo, presidente dell’Atletico Madrid, che aveva definito la Liga come una competizione bipolare. "A volte hanno interesse, altre no. Ma anche l’Atlético in passato ha voluto andare a Miami", chiosa ironicamente Tebas.