Torino si è illuminata per il secondo giorno del Social Football Summit, un evento che raduna menti brillanti e addetti ai lavori pronti a rivoluzionare il modo in cui viviamo il calcio. Tra gli ospiti di rilievo, Lina Souloukou, ex CEO della Roma e attuale figura di spicco al Nottingham Forest, ha offerto una prospettiva unica e affascinante sulle dinamiche delle multiproprietà nel calcio.
Lina Souloukou e la sfida delle multiproprietà
Durante il suo intervento, Lina Souloukou, ex Roma, ha messo in luce uno dei temi più controversi del calcio moderno: le multiproprietà. Ha descritto questo fenomeno come uno dei più complessi, dove la necessità di bilanciare interessi contrastanti può diventare un vero e proprio rebus. "Ci sono più di 300 club coinvolti nella struttura di investimento multi-club, rappresentando circa il 17% delle divisioni di calcio più importanti a livello UEFA", ha rivelato. La Souloukou ha sottolineato come gli investimenti nel calcio europeo siano attrattivi, evidenziando però il bisogno di trasparenza e chiarezza in un settore in continuo mutamento.
Il modello Marinakis: un caso di successo
L'esperienza di Lina con il Nottingham Forest, sotto la guida del proprietario Evangelos Marinakis, si è rivelata un esempio di successo. Dopo l'acquisizione, il Nottingham Forest ha vissuto una rapida ascesa, raggiungendo la Premier League e qualificandosi per l'Europa League. Nel frattempo, l'Olympiakos, altro club di Marinakis, ha conquistato nuovi titoli in patria. Questo modello, secondo la Souloukou, è una dimostrazione pratica di come possa funzionare bene una sinergia tra squadre apparentemente distanti.
Le sinergie commerciali e sportive
La Souloukou ha poi approfondito i vantaggi che le multiproprietà offrono dal punto di vista sia commerciale che sportivo. A livello di sport management, si creano opportunità di scouting e recruitment che altrimenti sarebbero irraggiungibili per club più piccoli. Sul fronte commerciale, ha commentato l'espansione delle basi di tifosi e le nuove sinergie che sorgono attraverso accordi di sponsorizzazione: "Il fatto di avere le stesse esigenze a livello di gruppo sicuramente crea molte efficienze operative."
Prospettive future
Infine, la Souloukou ha parlato del futuro, riflettendo su come eventuali esperienze di competizioni condivise tra club appartenenti alla stessa multiproprietà potrebbero imporre nuove esigenze organizzative e strategiche. "L’esperienza passata ci permette di affrontare con maggiore prontezza le sfide future”, ha commentato. Senza dubbio, il tema delle multiproprietà continuerà a far discutere, ma nel frattempo, eventi come il Social Football Summit ci offrono una finestra sul calcio che verrà.


