Nel calcio moderno, gli occhi dei tifosi sono spesso puntati su quei giocatori che muovono cifre da capogiro. Ecco che Alexander Isak, attaccante svedese del Liverpool, non è passato inosservato. Reduce da un trasferimento record dal Newcastle per ben 154 milioni di euro, Isak sta vivendo un momento complicato sia sul campo che fuori.
Le sue prestazioni non sono all'altezza e i tifosi si sono scagliati su di lui con minacce di morte attraverso i social. In risposta, l'attaccante ha deciso di adottare un dobermann da difesa, spendendo 34mila euro per garantirsi un po' di sicurezza in più.
Il peso delle aspettative
Quando ti trasferisci per una cifra così astronomica, le aspettative diventano inevitabilmente altissime, e Alexander Isak ne sa qualcosa. L'attaccante svedese è sotto i riflettori per le sue prestazioni non soddisfacenti con il Liverpool e la Nazionale. Dopo un inizio campionato deludente che vede i Reds all'11^ posto, il malcontento cresce. Non solo i tifosi del Liverpool hanno puntato il dito contro di lui, ma anche quelli della Svezia, considerando la mancata qualificazione diretta al Mondiale 2026 come un fallimento assoluto.
La scelta del dobermann
Difendersi dalle minacce e ritrovare la serenità: queste le priorità per Isak in questo travagliato momento della sua carriera. Secondo quanto riportato dal «Sun», l'acquisto di un dobermann addestrato da Phoenix Dogs è stato motivato proprio dal bisogno di sentirsi al sicuro, lontano da occhi indiscreti e da minacce che purtroppo rischiano di non essere solo parole. "Alexander ha vissuto un’estate molto mediatica a causa del trasferimento e della cifra pagata dal Liverpool. Vuole sentirsi al sicuro fuori dal campo e avere un cane da protezione è essenziale per questo", ha riferito il quotidiano britannico.
Adottare cani da guardia non è una novità nel mondo del calcio, specialmente tra coloro che vivono gli alti e bassi dovuti a prestazioni altisonanti o traslochi multimilionari. Marcus Rashford, Jack Grealish e Kyle Walker, per citarne alcuni, hanno già optato per precauzioni simili, comprensibili nel contesto di una vita sotto i riflettori. In un mondo dove i confini tra vita privata e pubblica sono sempre più sfumati, una misura di sicurezza come quella di Isak non è poi così eccezionale.


