Nottingham Forest, Nuno Espirito Santo esonerato! Ecco cos'è successo

Il tecnico del club inglese è stato fatto fuori: il motivo è il pessimo rapporto col proprietario
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Non servono troppe indagini per scovare e tradurre la pista che ha condotto all'esonero di Nuno Espirito Santo dal Nottingham Forest. Due anni e mezzo di conduzione da allenatore, tra una permanenza in Premier League e la successiva qualificazione in Europa League, con tanto di settimo posto acquisito in uno dei campionati più competitivi e del Vecchio Continente. Eppure non è bastato per tenersi stretta la panchina dei Tricky Trees. Ma cosa è successo realmente?

 

Una relazione in deterioramento

La domanda che tutti, specialmente i tifosi Reds, si pongono è la stessa: cosa è successo davvero tra Espirito Santo e il Nottingham Forest? Il legame tra il tecnico portoghese di 51 anni e il proprietario Marinakis era diventato piuttosto teso, qualcosa apparentemente di improvviso e che, però, ha impiegato del tempo per bollire in pentola. Le frizioni sul mercato sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso, con Nuno che non ha esitato a criticare l’attività del club durante la finestra estiva di trasferimenti.

 

Parole pesanti e nuovi protagonisti

"Ho sempre avuto un ottimo rapporto con il proprietario, la scorsa stagione eravamo molto vicini e parlavamo quotidianamente. Quest’anno non è così. Il nostro rapporto è cambiato e non siamo più così vicini. Tutti all’interno del club dovrebbero essere uniti, ma questa non è la realtà". Con queste parole, Espirito Santo ha fatto scattare un campanello d'allarme per un ribaltone atteso in panchina. L’inizio dell'estate inoltre ha visto l’elezione di Edu come responsabile globale del settore calcistico del Forest, prendendo il controllo totale dell’area reclutamento.

 

Investimenti e aspettative

Quest'estate il Forest ha completato 13 acquisti per circa 233 milioni di euro, tra cui nomi del calibro di Dan Ndoye, Omari Hutchinson e James McAtee prelevato dal Manchester City. Non abbastanza però evidentemente per il tecnico. Ora, per non sprecare quanto di buono fatto negli ultimi due anni e mezzo, il compito di Marinakis sarà quello di ingaggiare un allenatore che sappia valorizzare la rosa a disposizione, cercando di evitare figuracce in Europa League.

Matteo Zinani
Tags :PREMIER LEAGUE

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