Il sogno della Copa Libertadores del River Plate si è infranto a San Paolo. La squadra di Marcelo Gallardo, dopo la sconfitta per 2-1 all'andata al Monumental, è crollata all’Allianz Parque con un 3-1 che ha sancito l'eliminazione. Da un iniziale vantaggio al dramma finale, la partita ha visto non solo momenti intensi di gioco, ma anche un epilogo tumultuoso che ha coinvolto arbitri e forze dell'ordine.
Il vantaggio degli argentini e la rimonta brasiliana
La partita inizia con Maximiliano Salas che porta in vantaggio il River Plate. Il gol sembrava essere un buon auspicio per i tifosi argentini. Tuttavia, il Palmeiras non si è lasciato intimidire e ha reagito con prontezza: il pareggio è giunto grazie a Vitor Roque. Non molto dopo, è stata la doppietta dell'ex Lanus José Manuel Lopez a completare la rimonta, mettendo pressione sugli ospiti e facendo svanire le loro speranze nella competizione.
Un rigore contestato
Il turning point della gara è arrivato quando un discusso fallo di mano di Colidio e un contatto in area tra Acuña e Torres hanno portato l'arbitro Andres Matonte a fischiare un rigore a favore del Palmeiras. Non solo: ha anche mostrato il cartellino rosso ad Acuña, una decisione che ha suscitato rabbia nel River Plate. Gli argentini, già sotto pressione, hanno visto le loro speranze ulteriormente decretate dalla trasformazione del rigore.
Il caos dopo il fischio finale
Al triplice fischio, la situazione è degenerata in un turbinio di emozioni e tensioni. Diversi giocatori del River, incapaci di contenere il loro disappunto, si sono lanciati verso l'arbitro Andres Matonte, che si è ritrovato circondato dalla polizia. Salas, tra i più esacerbati, ha urlato epiteti spiacevoli verso Matonte, rendendo necessario l'intervento delle forze dell'ordine per evitare un ulteriore contatto fisico. Sono stati minuti febbrili, pieni di insulti e spintoni, prima che la situazione potesse essere placata e portata sotto controllo.