Akanji: "La mia prima maglia di Bobo Vieri, ma il mio idolo è un altro attaccante... San Siro? Non vedo l'ora"

Manuel Akanji, il nuovo difensore dell'Inter, in vista del suo debutto contro la Juventus nel Derby d'Italia si racconta ai microfoni di Dazn
/images/m/a/n/manuel-akanji-svizzera-qualificazioni-europee-euro-qualyfing-euro-2024-swiss-vs-kosovo-1-1-18-11-2023-primo-piano-head-shot-qualificazioni-europee-2023-24-euro-2024-svizzera-kosovo-1-1jpg_1757679124886.jpg

I tifosi nerazzurri sono già entrati in clima partita, a poche ore dell'attesissimo Derby d’Italia contro la Juventus. Una sfida che ogni anno accende gli animi e riempie di adrenalina gli stadi. Ma questa volta c’è un “nuovo” protagonista che proverà a fare la differenza: Manuel Akanji. Il neo difensore dell'Inter, arrivato a Milano dopo la sua esperienza al Manchester City, ha rilasciato la sua prima intervista in maglia nerazzurra ai microfoni di Dazn. Un condensato di emozioni, aspettative e tanto entusiasmo, che i tifosi non vedono l’ora di veder tradotte in azioni sul campo.

Akanji, voglia di Inter

La prima battuta è sulla scelta di giocare per l’Inter: Ho scelto l’Inter perché è uno dei migliori Club in Europa, più facile di così! Ho sempre guardato il calcio italiano anche da bambino, la mia prima maglietta è stata quella di Bobo Vieri. Non so perché avessi quella maglietta, non avevo ancora cominciato a giocare a pallone... Devo mandare un messaggio a mia mamma per ritrovare quella fotografia!”. Poi, sull’accoglienza ricevuta: “Il mio compagno di squadra Yann Sommer mi ha subito scritto quando ha saputo che sarei arrivato; anche Lautaro Martinez e Dumfries si sono fatti sentire e mi hanno chiesto se avessi bisogno di qualcosa. Un altro amico che ha giocato qui a Milano, Ricardo Rodriguez, mi ha aiutato a trovare casa e mi ha dato supporto in questi giorni. 

 

Un pensiero in generale sul calcio italiano: “Il calcio italiano è un calcio di alto livello, l’Inter ha raggiunto due finali di Champions League in 3 anni. Da fuori è un calcio tattico e complesso, devo adattarmi il prima possibile a questo modo di giocare. Ambizioni personali? Spero di giocare e vincere, ma anche di imparare. Ho poco più di trent’anni, ma posso ancora migliorare. Sono un difensore fisico, forte, veloce, ma sono anche calmo. Sto attento a fare le scelte giuste in campo.

Gli idoli e...San Siro

Sui suoi idoli da bambino: Il mio idolo quando ero bambino era Raul, l’attaccante del Real Madrid; da difensore ho sempre apprezzato Thiago Silva, che ha giocato in diversi campionati mantenendo sempre il livello al top. Gli obiettivi di squadra: “Il mio obiettivo con la squadra è quello di vincere sempre perché quando giochi per un Club come l'Inter vuoi vincere il campionato ogni anno. In Champions League sono stati molto vicini a vincerla ma non ci sono riusciti; quindi, spero di poterli aiutare quest'anno a raggiungere quell'obiettivo. Vedremo fin dove si può arrivare e vedremo come andrà, sarà una stagione lunga e ci saranno tante partite difficili. Non vedo l'ora". 

 

Infine sull'emozione di calcare uno dei palcoscenici più importanti del mondo del calcio, lo stadio San Siro: San Siro è nella top 5 degli stadi più belli, un’atmosfera incredibile che ho vissuto una volta anche da avversario. Non vedo l’ora di tornare a giocarci .

Giulio Piras
Tags :INTER

LEGGI ANCHE

Conte deciso: "È il momento della verità. Elmas e Hojlund pronti. Ecco la mia idea sul portiere"

Conte deciso: "È il momento della verità. Elmas e Hojlund pronti. Ecco la mia idea sul portiere"

Calcio italiano

12/09/2025 • 14:40

Tudor alla vigilia di Juve-Inter: "È solo la terza di campionato...". Poi apre ad un possibile esordio

Tudor alla vigilia di Juve-Inter: "È solo la terza di campionato...". Poi apre ad un possibile esordio

Calcio italiano

12/09/2025 • 13:44