Kossounou è in Coppa d’Africa e Djimsiti è infortunato: le alternative di Palladino per la difesa nerazzurra
L’Atalanta si trova di fronte a una sfida complessa: la gestione di un reparto difensivo decimato da infortuni e Coppa d’Africa. Quella che sembra una “maledizione” da infortuni sta mettendo a dura prova la resistenza della Dea, costringendo il tecnico Raffaele Palladino ad esplorare soluzioni nuove per mantenere la squadra competitiva in tutte le competizioni.
Atalanta, una difesa da ricomporre
Odilon Kossounou, impegnato nella Coppa d’Africa, e Berat Djimsiti, fuori a causa di un risentimento muscolare, lasciano un vuoto difficile da colmare. In assenza di alternative, la retroguardia rimane composta da Ahanor ed Hien, affiancati dall’esperienza di Kolasinac e Scalvini. Tuttavia, con Hien come unico centrale di ruolo, il mister dovrà inventare nuovi schieramenti per affrontare la serie di partite impegnative contro Genoa, Inter, Roma e Bologna nelle prossime settimane.

hien atalanta
Atalanta, i possibili titolari di Palladino
La soluzione più ovvia suggerirebbe di confermare Hien al centro con Kolasinac e Scalvini a protezione ai lati. Questo terzetto aveva brillato nella storica corsa fino a Dublino due anni fa e potrebbe essere il punto di partenza ideale. Ma la flessibilità è d’obbligo, soprattutto in vista degli incontri difficili che attendono l’Atalanta nelle prossime settimane.
Nel frattempo, l’allenatore non ignora la possibilità di un riadattamento tattico. Marten De Roon, pur se centrocampista di fatto, potrebbe essere riposizionato in difesa come già accaduto in passato. Tuttavia, i dubbi sulle sue prestazioni in un ruolo non proprio di comodità sono legittimi, e Palladino dovrà valutare bene a seconda di avversari e condizioni fisiche.
Atalanta, opzione difesa a 4
La difesa a 4, soluzione che Palladino ha adottato con successo alla Fiorentina durante la scorsa stagione, rappresenta un’altra alternativa. Un cambio di modulo che potrebbe apparire meno audace, ma che permetterebbe di risparmiare risorse preziose nel reparto arretrato. Questa mossa strategica si dimostrò vincente anche per la rincorsa che portò i viola alle vette, e potrebbe fornire la stabilità richiesta nell’attuale situazione d’emergenza.
L’Atalanta ha dimostrato di poter resistere a tempeste ben più feroci, grazie ad una cultura del lavoro e del sacrificio che non si arrendono di fronte a difficoltà.









