L'Inter ha vinto di autorità l'insidiosa sfida interna contro la Fiorentina: 4-0 il finale a San Siro, con i nerazzurri che restano quindi a punteggio pieno raggiungendo i cugini del Milan al primo posto in classifica. E nella prossima giornata di Serie A andrà in scena proprio il derby di Mlano, che, in caso di vittoria di una delle due squadre, potrebbe decretare la prima mini-fuga stagionale. Un derby in cui, secondo l'ex arbitro Mauro Bergonzi, non avrebbe dovuto prendere parte Nicolò Barella: l'opinione dell'ex fischietto, ora esperto moviolista per La Domenica Sportiva, è che nei confronti del centrocampista di Inzaghi manchi un sacrosanto cartellino rosso. Cos'è successo? Erano i minuti di recupero della prima frazione di gioco, con l'Inter avanti per 1-0 in virtù della rete messa a segno da Marcos Thuram. Durante un'azione a centrocampo, Arthur è entrato in maniera decisa su Barella, con l'arbitro Marchetti che ha immediatamente fischiato fallo, pur non estraendo il giallo nei confronti del centrocampista brasiliano della Fiorentina. Una mancata sanzione che ha fatto arrabbiare l'ex Cagliari, che ha iniziato ad inveire contro il direttore di gara ricevendo un'inevitabile ammonizione. A quel punto Barella lo ha mandato platealmente a quel paese. [twitter url="https://twitter.com/eno11/status/1698607114330030497?s=48"] Bergonzi e il rosso per Barella Bergonzi ha così commentato l'episodio: "Barella viene ammonito per proteste ma manda platealmente a quel paese il direttore di gara. Questo non deve mai accadere per due motivi: Barella è un leader dell’Inter e della Nazionale, un grande giocatore e a livello UEFA queste cose non sono mai concesse; e Marchetti non può permettersi di farsi trattare così da un giocatore. Lì si deve mostrare il cartellino rosso, perché così gli altri giocatori devono sapere che con Marchetti non si scherza". La mezzala dell'Inter e della nazionale andava espulso?