La tensione accesissima del finale di Cagliari-Roma, gara conclusasi con il risultato di 1-0 per i sardi, non si è esaurita con il triplice fischio. Al contrario, ha generato un post-partita infuocato, culminato nelle scuse ufficiali di Michael Folorunsho, protagonista di una serie di insulti sessisti rivolti alla madre di Mario Hermoso. Un episodio grave, che ha suscitato reazioni durissime sui social e che ha costretto il centrocampista del Cagliari a intervenire pubblicamente.
La versione di Folorunsho
“Non posso che chiedere scusa, l’adrenalina ha preso il sopravvento”, ha scritto Folorunsho in una story pubblicata sul proprio profilo Instagram. Il giocatore ha ammesso di aver superato il limite nella concitazione del momento: “Dalle immagini ho rivisto quanto accaduto. Era un momento delicato, c’era tensione e a un’offesa ho risposto con un’altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso, anche se si dice che finita la partita finisce tutto”.
Parole arrivate dopo ore difficili, in cui il centrocampista – di nota fede laziale – ha addirittura disattivato i commenti sui social, tempestato da insulti e attacchi da parte di tifosi della Roma e non solo, indignati per quanto pronunciato in campo.
L'episodio incriminato
Ma cosa ha scatenato questa spirale di nervosismo? L’episodio nasce da un contatto in area tra Palestra e Ghilardi, giudicato regolare dall’arbitro. Una decisione che accende le proteste dei rossoblù e crea un parapiglia generale. In mezzo al caos, Hermoso e Folorunsho vengono a stretto contatto più volte, fino al momento in cui il centrocampista cagliaritano pronuncia alcune frasi gravemente offensive, rivolte alla madre del difensore spagnolo della Roma. Parole pesantissime, di stampo sessista, accompagnate anche da un gesto volgare, che fanno immediatamente perdere la calma al romanista, arrivato a un faccia a faccia minaccioso prima che i compagni intervenissero a separarli.
La situazione si placa solo momentaneamente, perché pochi minuti dopo è Hermoso a compiere un gesto antisportivo: con Folorunsho a terra per crampi e con Palestra pronto a mettere il pallone fuori per permettere i soccorsi, il difensore giallorosso si avventa sulla palla, evita che esca e riparte in contropiede. L’azione sfuma rapidamente, ma quanto basta per scatenare un nuovo assalto dei giocatori e della panchina cagliaritana nei confronti dello spagnolo.
La vicenda, inevitabilmente, avrà conseguenze. La Lega e gli organi disciplinari valuteranno sanzioni per entrambi i protagonisti, con particolare attenzione agli insulti sessisti di Folorunsho, comportamento che ricade nella categoria delle condotte più gravi e punite dal regolamento.


