Cristian Chivu ha parlato in occasione della conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Inter, match sentitissimo da entrambe le parti. I nerazzurri sono reduci dalla travolgente vittoria all'esordio contro il Torino, cui ha fatto seguito il passo falso interno con l'Udinese. Il tecnico rumeno cerca dunque conferme dalla propria squadra ed è pronto a misurarsi con la prima partita di cartello, da qaundo siede sulla nuova panchina. Tra i vari punti toccati dall'allenatore ex Parma c'è anche il neo arrivato Akanji, che porta grande esperienza e qualità alla difesa dei vicecampioni d'Italia.
Su Juventus-Inter
Di seguito le parole di Cristian Chivu alla vigilia di Juventus-Inter, riportate da La Gazzetta dello Sport: "Oggi è il primo giorno col gruppo al completo, l'importante è che stiano tutti bene: sono tutti pronti per giocare la partita. Siamo solo alla terza giornata, il bello del calcio è che devi giocare queste partite. Non bisogna caricarla più di tanto perché le squadre coinvolte sanno l'importanza di uno Juve-Inter, Bisogna avere la serenità giusta e l'energia giusta per capire i momenti della gara".
Sul precedente con Tudor
Chivu e Tudor si sono già affrontati qualche mese fa, quando il tecnico rumeno era al Parma: “Non mi piace parlare del passato e poi all’Inter gli obiettivi sono diversi rispetto al Parma. Anche la Juve è cambiata molto, ha recuperato Bremer e fatto un grande mercato. Di sicuro dobbiamo essere bravi a leggere i vari momenti della partita e provare a dominarla. Ecco, mi piace l’Inter che mantiene la sua identità e riesce a essere dominante senza lasciarsi condizionare dalle pressioni”.
Su Akanji e il gruppo
"Akanji subito titolare? Non credo sia importante come sia arrivato il suo acquisto, ma come è stato fatto. É un calciatore importante, doveva venire qua qualche anno fa prima di andare al City. Ha spessore internazionale, è un valore aggiunto per il nostro gruppo, lui come gli altri: tutti sono importanti e devono dare il contributo alla rincorsa agli obiettivi. Sono contento dei giocatori che ho, sono strafelice di quello che ho a disposizione. I 25 che ho sono i migliori giocatori in circolazione, sono contento di loro. Non sono qui per stravolgere tutto, la squadra ha le sue certezze, va solo aggiunto qualcosa".
Su Calhanoglu e Bisseck
“Hakan ha dimostrato nei fatti di voler restare con noi dopo un’estate per lui non semplice (si riferisce agli infortuni ma anche al mercato). Lo vedo molto motivato e so che ci darà una mano”.
Poi il passaggio su Bisseck: “E’ facile giudicare un calciatore che non ha mai avuto continuità di impiego. Se al primo errore viene messo al muro e gli si tirano dei sassi addosso, non può trovare autostima e migliorare. Ricordiamoci che è un ragazzo giovane. Ma servirà molto all’Inter già in questo mese denso di impegni”.
Sulle sue idee
Chivu ha parlato delle sue idee e di come queste si possano integrare con i meccanismi consolidati negli anni dall'Inter. Di seguito le parole riportate da TMW: “Io ho fatto riferimento a certezze, questa squadra ne ha. Ci sono alcune cose da togliere che non mi sono piaciute, però devo essere coerente e avere l’intelligenza per capire cosa questa squadra sa fare e cosa può fare, senza perdere le certezze. Non sono qua per stravolgere, anche perché è impossibile farlo ed è una squadra che negli ultimi anni è sempre stata al vertice del calcio italiano ed europeo. Bisogna aggiungere qualcosina per far rendere questa squadra, per far sì che ritrovi passione e fiducia nei propri mezzi. Bisogna trovare gli stimoli giusti per inseguire gli obiettivi di questa squadra”.
Sulle ambizioni dell'Inter
L'allenatore rumeno ha poi proseguito, ampliando il proprio discorso e analizzando la stagione che attende i nerazzurri. Ecco le sue parole riportate da Sky Sport:"Siamo consapevoli della natura di una stagione. Le partite puoi vincerle o perderle, ma il campionato è una maratona con 38 giornate. E non guardo mai al passato, perché si migliora col domani. Siamo consapevoli dell'importanza della partita con la Juve, ma questo non cambia il nostro valore nell'arco della stagione. E bisogna accettare quando le cose non girano, sciacquarsi la faccia e rimboccarsi le maniche perché c'è solo una via per uscirne: imparare dalle sconfitte e andare avanti con coraggio e mentalità. Solo così si capisce l'importanza di una squadra che insegue obiettivi".