La Fiorentina vive uno dei momenti più delicati della sua stagione e forse degli ultimi anni. Al Viola Park, cuore pulsante del club viola, è in corso una riunione che va ben oltre la semplice analisi di una sconfitta. Sul tavolo c’è una valutazione a 360 gradi della situazione tecnica, ambientale e gestionale, con un focus inevitabile sulla posizione dell’allenatore Paolo Vanoli, arrivato per raccogliere l’eredità di Stefano Pioli ma ancora lontano dal riuscire a imprimere una svolta concreta.
Sprofondo Viola
La sconfitta rimediata ieri, 14 dicembre, nello scontro diretto contro il Verona ha aggravato ulteriormente un quadro già complesso. Una partita che doveva rappresentare un’occasione di rilancio si è trasformata invece nell’ennesimo passo falso, alimentando dubbi, tensioni e malumori. La società ha deciso di mandare la squadra in ritiro a tempo indeterminato, una scelta forte che testimonia quanto il momento sia ritenuto critico dai vertici viola. Il ritiro, in questi casi, non è solo una misura tecnica ma anche psicologica: serve a isolare il gruppo, a ricompattarlo, ma anche a responsabilizzarlo.
Paolo Vanoli è finito inevitabilmente al centro delle discussioni. Chiamato a imprimere una scossa e dare una nuova identità a una squadra reduce da un inizio di stagione davvero difficile, l’allenatore ex Torino non è ancora riuscito a conquistare il primo successo in campionato. Un dato pesante, che pesa come un macigno soprattutto in una piazza esigente come Firenze, abituata a pretendere risultati ma anche gioco. La mancanza di vittorie, unita a prestazioni spesso poco convincenti, ha acceso il dibattito interno sulla sua capacità di guidare la squadra fuori dalla crisi.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Riunione in corso
La riunione in corso al Viola Park rappresenta quindi un passaggio chiave. Non si tratta soltanto di decidere se confermare o meno Vanoli, ma di capire quale direzione prendere nel breve e medio periodo. La Fiorentina deve interrogarsi su cosa non stia funzionando: è solo una questione di risultati, o ci sono problemi più profondi legati alla gestione del gruppo, alla condizione mentale dei giocatori o alla costruzione della rosa? Le risposte a queste domande determineranno le prossime mosse del club.
Nel frattempo, il ritiro continua e il clima resta teso. I confronti interni saranno fondamentali per chiarire ruoli, responsabilità e obiettivi. La sensazione è che la società voglia prendersi il tempo necessario per una decisione ponderata, evitando scelte affrettate ma consapevole che il tempo non gioca a favore della Fiorentina. Le prossime ore saranno decisive: dalla riunione al Viola Park potrebbe uscire la conferma della fiducia a Vanoli oppure l’inizio di un nuovo capitolo, l’ennesimo, in una stagione che finora ha regalato più ombre che luci al popolo viola.


