Gaetano Castrovilli, uno dei talenti più promettenti del calcio italiano, si trova ora senza squadra dopo una stagione segnata dalle delusioni tra Lazio e Monza. Un percorso altalenante, in cui infortuni e sfortune si sono mescolati, lasciandolo ora in cerca di una nuova opportunità per rilanciare la sua carriera.
Un'opportunità mancata alla Lazio
Intervistato da Radio Sportiva, Castrovilli ha raccontato la sua avventura in biancoceleste: "Ho avuto l'opportunità alla Lazio, l'ho colta subito ma ho avuto l'ennesima sfiga. Stavo trovando il spazio e poi un fastidio mi ha fermato, quando sono tornato la squadra andava bene e quando si va bene è difficile cambiare. E' stata una bella esperienza". Nonostante l'iniziale entusiasmo, l'ennesimo problema fisico ha ostacolato la sua presenza in campo, rendendo complicata l'affermazione in una squadra ormai in equilibrio.
Il sostegno della mental coach
Dietro le quinte, il supporto della sua mental coach è stato determinante nel superare i periodi bui. "La mia mental coach mi ha aiutato molto. Il problemi degli infortuni è che ne ho avuto uno dietro l'altro", ha confessato Castrovilli. Gli infortuni lo hanno spinto al limite, al punto da contemplare l'idea di smettere: "Mi sono buttato giù, dopo il secondo ho pensato di smettere". Ma è nel momento più difficile che è emerso il suo spirito combattivo.
La forza della famiglia e l'ispirazione dai campioni
Castrovilli attribuisce alla nascita di suo figlio una nuova forza interiore: "La nascita di mio figlio mi ha dato grande forza, devo ringraziarlo. Sono più forte come uomo". Diventare padre ha segnato un punto di svolta nella sua vita personale e professionale, infondendogli la determinazione necessaria per non arrendersi. Tra le sue fonti d'ispirazione calcistica ci sono campioni come Luka Modric e Jamie Vardy, la cui carriera ha preso il volo a un'età matura. "Posso dire che prendo sempre due esempi dal calcio, Modric e Vardy. Loro a 28 anni hanno iniziato a vincere, c'è sempre tempo".


