Uno scenario che probabilmente nessuno si sarebbe aspettato, nemmeno i due protagonisti della vicenda: Luciano Spalletti e Aurelio De Laurentiis. Ma l'improvvisa chiamata dell'Italia, che ha scelto l'allenatore di Certaldo come nuovo commissario tecnico, ha riacceso la tensione tra due dei principali artefici dell'ultimo scudetto del Napoli. ADL è tornato a parlare della questione, e in particolare della clausola prevista nell'accordo che ha sancito l'addio qualche mese fa, in un'intervista a Il Foglio. La separazione, la tregua e il nuovo conflitto sul tema della clausola La rottura tra il presidente e l'ex allenatore dei partenopei, avvenuta alla fine dello scorso campionato, è stata piuttosto rumorosa. Ma una volta trovata l'intesa per la separazione, sembrava fosse stata raggiunta una tregua. E invece, a causa di un episodio difficilmente pronosticabile, ovvero le dimissioni di Mancini dalla Nazionale e la successiva scelta della Federazione di puntare sul tecnico campione d'Italia come sostituto, la situazione si è rovesciata di nuovo. Il grande nodo che ha riacceso la tensione tra i due è legato alla clausola di circa 3 milioni di euro prevista in caso Spalletti fosse tornato ad allenare in questa stagione. Eventualità che si è poi verificata. De Laurentiis: "Spalletti? Se ne occupano gli avvocati. Ecco cosa mi aveva detto lui..." Queste le dichiarazioni del presidente del Napoli rilasciate a Il Foglio: "Di Spalletti ne stanno discutendo gli avvocati e io preferisco non intromettermi. L'accordo lampo con la Figc? Spalletti mi disse: ‘Sono molto stanco, ho bisogno di un periodo sabbatico per coltivare la terra’. Perciò lo lasciai andare. Però quel che gli passava per la testa lo sa solo lui". Come si concluderà lo "scontro" tra i due è ancora presto per dirlo. Non resta che rimanere sintonizzati sulla vicenda...
