Le prime due giornate di questa scoppiettante Serie BKT hanno subito messo in risalto un paio di cose: le grandi favorite, al momento, non decollano; le cosiddette outsider, già volano. E la squadra che al momento sta planando più in alto di tutte è il sorprendente Sudtirol, capolista a punteggio pieno in solitaria.
Due gare, due vittorie di spessore: la prima contro il Modena che tanto aveva fatto penare il Napoli di Conte in Coppa Italia venendo sconfitto solo ai calci di rigore; la seconda, pesantissima, ai danni della ben più attrezzata Salernitana, una delle nobili decadute dalla scorsa Serie A.
Due vittorie che hanno un comune denominatore, o forse due: entrambe sono arrivate in Zona Cesarini, o meglio, in Zona Rover. Già perché a siglare le due reti che hanno regalato sei punti e la vetta della classifica agli altoatesini è stato l’attaccante classe ‘99, e in tutte e due le occasioni l’assist vincente è arrivato dai piedi (e dalla testa) di Tait.
Rover, quando il gol arriva al momento giusto
Nell’esordio tra le mura amiche del Druso di Bolzano contro il Modena, Matteo Rover è partito dalla panchina salvo poi entrare in campo a metà secondo tempo sul risultato di 1-1, in una partita che sembrava avviarsi verso un pari che avrebbe forse accontentato tutti. Ad inizio recupero però è arrivata la testata vincente dell’attaccante veneto su cross al bacio di Tait. 2-1, con il brivido finale del Var che annullava un gol agli ospiti per fuorigioco millimetrico, e primi 3 punti per il Sudtirol.
Sabato scorso a Bolzano è arrivata la Salernitana, e le squadre hanno dato vita ad una partita non adatta ai deboli di cuore, con i padroni di casa due volte in vantaggio e due volte riacciuffati dai campani. Poi al 90’+6’ la “sentenza” di Rover, ancora una volta subentrato dalla panchina: sugli sviluppi di una rimessa laterale, sponda di testa (ancora) di Tait e gol in girata del 25enne, in un deja-vu da sogno per i tifosi altoatesini. Vittoria per il Sudtirol e vetta della Serie BKT a punteggio pieno.
Due reti pesantissime quelle di Rover, uno che di gol pesanti se ne intende: nel settembre 2022, grazie ad una doppietta su calcio di rigore aveva infatti regalato la prima, storica vittoria nella Serie BKT per il Sudtirol, allora neopromosso nel campionato cadetto. “Non avevo mai calciato un rigore in carriera”, aveva dichiarato l’attaccante alla fine di quella partita. Forse perché ai tempi della Primavera dell’Inter, come compagni aveva due nomi piuttosto pesanti…
Quella stellare Inter Primavera
Che Matteo Rover avesse talento lo si era capito ben presto, e se ne era subito accorta l’Inter, che a 16 anni lo aveva prelevato dalla Liventina Gorghense inserendolo nel proprio settore giovanile e portandolo fino in Primavera, e nel 2017 lo aveva anche convocato per un’amichevole precampionato. 2017/2018, una stagione stratosferica per la Primavera nerazzurra, capace di vincere campionato, Supercoppa e Torneo di Viareggio.
Un’Inter di cui facevano parte giocatori che poi avrebbero esordito nel calcio dei grandi, come Nicolò Zaniolo e Andrea Pinamonti, ma anche Karamoh e Zappa: “La mia Inter Primavera era una squadra forte, quell’anno siamo stati fenomenali: campionato, Supercoppa, Viareggio”, ha dichiarato Rover in un’intervista del 2023. “Abbiamo affrontato tante squadre di livello ma andavamo sempre in campo convinti che avremmo vinto. Zaniolo, Pinamonti, sono giocatori che stanno facendo una grande carriera, la sensazione di averli in squadra era che con loro si vinceva ancor prima di andare in campo, che non ce n’era per nessuno”.
Da quella stagione sono ormai passati 6 anni: Zaniolo dopo gli anni alla Roma e i flop all’estero sta provando a rinascere sotto le sapienti mani di Gasperini a Bergamo; Pinamonti è uno dei migliori attaccanti italiani e dopo le stagioni a Sassuolo è arrivato al Genoa dove ha già segnato all’esordio; Matteo Rover invece, sembra proprio aver trovato la sua dimensione. Una dimensione che si chiama Sudtirol.