Felipe Melo, un nome che evoca ricordi e polemiche negli ambienti calcistici italiani, ha sempre avuto una personalità da vero guerriero del centrocampo. Di recente, parlando con La Gazzetta dello Sport, ha raccontato aneddoti succosi del suo passaggio alla Juventus, in un mondo in cui le trattative calcistiche erano meno trasparenti di quanto ci piacerebbe pensare.
Il passaggio alla Juventus: una scelta obbligata
L'ex centrocampista brasiliano ha raccontato un episodio ormai iconico del suo trasferimento: “L'Inter mi cercò nel 2009 ma Corvino mi disse ‘o vai a Torino o vai a Torino. Non hai altre scelte’”, spiegando così il suo approdo in bianconero. Fu un trasferimento che costò alla Vecchia Signora ben 25 milioni di euro, mentre Marchionni fu incluso nella trattativa. Un cambio di casacca che non fu ben digerito dai tifosi fiorentini. "Mi contestarono parecchio," ha ammesso Melo, "lì è nata la mia prima figlia, ho amato il Franchi e la città come non mai".
I legami con il passato
Nonostante il suo passato da “traditore” per la tifoseria viola, Felipe Melo ha espresso affetto per le sue ex squadre: “Se devo scegliere le due squadre italiane a cui tengo di più, dico la Viola e, ovviamente, l’Inter”. Parole che suonano come una vera e propria dichiarazione d'amore a mezze note e dimostrano quanto l'Inter fosse nel suo destino, indipendentemente dai contorni del suo trasferimento alla Juventus.
Frecciate a Frank de Boer
Felipe Melo non ha risparmiato critiche a Frank de Boer, l'ex allenatore dell’Inter, con cui i rapporti non furono certo idilliaci: “Di calcio non ha mai capito niente, non è capace. Parlò male anche di Gabigol, chiamandolo ‘Gabiex-gol’”. Parole dure, che riflettono un ambiente difficile e una serie di malintesi che sembrano aver segnato l'annata nerazzurra con episodi a dir poco chiassosi. Melo non nasconde una certa soddisfazione per il suo successivo arrivo a un più esperto Pioli.