L'atmosfera era festosa all'Olimpico-Grande Torino, ma il finale ha lasciato tutti sotto shock. Il Torino di Marco Baroni ha subito una sconfitta che nessuno avrebbe mai immaginato, crollando in casa contro un Como straripante che ha dominato per 5-1. La contestazione dei tifosi granata non si è fatta attendere, mentre i giocatori del Como si sono presi gli applausi.
Un Como travolgente
Il Como ha fatto vedere un calcio spettacolare, un vero e proprio show orchestrato magistralmente da Fabregas. Gli esterni dei lariani hanno sfrecciato lungo le fasce, risultando imprendibili per la difesa granata e siglando gol che hanno strappato applausi anche dai tifosi avversari. La vittoria rilancia definitivamente il Como, ora sesto in classifica con 21 punti, a sole tre lunghezze dall'Inter e sei dalla vetta. I sogni d'Europa non sembrano più tanto lontani.
Torino, fantasmi e recriminazioni
Il dramma sportivo vissuto dal Torino è stato resa ancor più amara dalla consapevolezza di aver iniziato bene la gara. "È una partita troppo brutta per essere vera", ha dichiarato Urbano Cairo, presidente del Torino, aggiungendo che la squadra aveva mostrato il suo valore nelle sfide precedenti contro Roma, Napoli e Juventus. "Non ci sono scusanti anche se ci mancavano quattro giocatori", ha sottolineato, promettendo di visitare il Filadelfia durante la settimana per sostenere da vicino la squadra.
Le scuse e le responsabilità di Baroni
Il tecnico granata Marco Baroni non si è tirato indietro e ha affrontato la stampa con onestà: "Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi, si può perdere ma non si può cedere così nel secondo tempo". Baroni ha spiegato che alcuni cambi tattici hanno fatto perdere il controllo della partita al Torino. "Mi assumo tutte le responsabilità", ha detto, mostrando l’intenzione di lavorare duramente per correggere gli errori. Nonostante un primo tempo promettente, il secondo è stato una disfatta che apre molte domande sul futuro della stagione.
Un campanello d'allarme per il futuro
L’umore attorno al Torino è ora cupo e c'è preoccupazione per ciò che questo significa per il resto della stagione. Con Baroni sulla graticola e la fiducia del pubblico in calo, il Torino dovrà ripensare alla propria strategia e trovare il modo di ripartire al più presto.


