Adriano Galliani ha ufficialmente salutato il Monza, lasciando dietro di sé una storia lunga e variegata. Dopo che Fininvest ha venduto l'80% delle quote del club brianzolo al fondo americano Beckett Layne Ventures, le sue dimissioni saranno effettive da lunedì prossimo. Tuttavia, Galliani non sembra aver intenzione di rimanere lontano dal calcio a lungo, con un possibile cenno verso il Milan e il sogno di rivivere i fasti del 2011 con Massimiliano Allegri.
Un addio carico di emozioni
"Tra il 29 settembre 1975, quando ho messo piede per la prima volta nel Monza, e il mio addio, passano decadi di amore per questa squadra. Lascio il Monza con tutta la passione di una vita dedicata a questi colori, ma non mi vedo in un contesto che non sia legato a Berlusconi e alla Fininvest", ha dichiarato Galliani a La Gazzetta dello Sport. Un percorso straordinario, quello che ha visto il dirigente accanto a Silvio Berlusconi per ben 44 anni, segnato da vittorie importanti e momenti emozionanti.
L'orgoglio di Berlusconi
L'esperienza nel Monza si è rivelata per Galliani come una delle più intense della sua carriera. "Mai ho visto il presidente più felice che in certe occasioni" dice Galliani, rievocando la prima Champions League a Barcellona e la storica promozione in Serie A del Monza. Per lui, questa conquista ha un valore persino superiore alle vittorie del Milan, dato che il Monza non aveva mai raggiunto tali livelli prima.
Una storia che affonda le sue radici nell'idea lanciata a Berlusconi nel 2018. "Ho semplicemente lanciato l'idea e il presidente ne è stato entusiasta. E da lì è cominciato tutto" ricorda Galliani. Una volta ricevuta la benedizione, il progetto ha preso forma con un accordo, privo di formalità, tra brianzoli di vecchia scuola. Non c'è dubbio che l'influenza di Berlusconi sia stata fondamentale per il successo della squadra.
Pessina, Palladino e un sogno tricolore
Galliani ricorda anche le strategie per il futuro, con nomi come Matteo Pessina e l'allenatore Palladino che sono stati centrali nella crescita del club. La visione romantica di un mini-Athletic Bilbao è sempre stata presente. "Solo lombardi, per Berlusconi era un sogno quasi al livello delle sue iniziative passate".
Il futuro che attende
Sebbene lasci il Monza, Galliani non ha mai smesso di essere un tifoso appassionato del Milan. Le sue parole sul nuovo stadio di Milano risuonano come un invito a non tradire le radici della città. "L'eresia non è abbattere San Siro, ma pensare a Inter e Milan lontane dalle loro case storiche", dice chiaramente.
Infine, Galliani lascia con un aneddoto. "Modric? Ci avevamo pensato, ma il destino ha scelto diversamente. Al Real Madrid è diventato inarrivabile".