Inter, chi sono i giovani lanciati da Chivu in Coppa Italia? Ce n'è uno che spicca

L'allenatore nerazzurro ha concesso un primo assaggio di calcio dei "grandi" ad alcuni ragazzi dell'Under 23
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La partita di Coppa Italia contro il Venezia ha consegnato tre nuovi nomi al grande pubblico nerazzurro: Matteo Spinaccè, Matteo Cocchi e Leonardo Bovo. Tre ragazzi dell’Inter Under 23 che Cristian Chivu conosce alla perfezione e che ha scelto di premiare con un assaggio di San Siro. Per due di loro – Spinaccè e Bovo – si è trattato dell’esordio assoluto tra i professionisti con la maglia della prima squadra, mentre Cocchi aveva già calcato il palcoscenico europeo l’anno scorso, entrando nel finale di un prestigioso Feyenoord-Inter.

Esordio assoluto per Spinacce

La serata milanese porta soprattutto la firma di Spinaccè, che nel giro di poche ore ha vissuto un contrasto da romanzo: da un lato i suoi amici che lo aspettavano a Fontanafredda, dove l’Under 23 era impegnata contro la Dolomiti Bellunesi; dall’altro il suo nome annunciato a San Siro, pronto al debutto sotto la guida di Chivu. Nella cittadina friulana, sugli spalti, era spuntato persino uno striscione: “Fontanafredda saluta il nostro Matteo”

 

Spinaccè, friulano classe 2005, è all’Inter dal 2020. Punta moderna, mobile, un “9 e mezzo” capace di muoversi tra le linee, ha già segnato 4 reti in Serie C e servito due assist nelle prime tredici gare stagionali agli ordini di Vecchi. Chivu lo conosce come pochi: insieme hanno disputato 36 partite nel settore giovanile e il tecnico non ha mai nascosto di credere nelle sue potenzialità. Lo ha portato persino in Libia, a Bengasi, per il test con l’Atletico. Ora l’Inter lo ha blindato fino al 2029, nella speranza che possa rivelarsi un nuovo Esposito. Lui, però, un modello lo ha già scelto: “Mi rivedo in Thuram”, ha dichiarato nel post-partita. Il tempo per crescere, comunque, non manca.

Esordio anche per Bovo

Esordio anche per Leonardo Bovo, ventenne centrocampista centrale, un mediano ordinato e generoso che ha già accumulato undici presenze stagionali nonostante un problema alla caviglia che lo ha tenuto ai box per parte dell’autunno. A San Siro, per lui, è stata una serata indimenticabile: “Esordire qui è qualcosa che ti rimane dentro. Voglio continuare così. Mi ispiro a Calhanoglu”, ha confessato ai microfoni dei giornalisti. Con Chivu ha già condiviso 26 partite nelle giovanili: un rapporto tecnico e umano che il debutto tra i grandi non fa che consolidare.

Matteo Cocchi, il pupillo di Cristian Chivu
Matteo Cocchi, il pupillo di Cristian Chivu

Il pupillo di Chivu

Il terzo nome è quello di Matteo Cocchi, terzino sinistro classe 2004, legato all’Inter fino al 2030. Chivu lo considera un suo pupillo da anni. Qualcuno lo definisce “il nuovo Dimarco”, etichetta che il ragazzo di Molinella respinge con calma e maturità: “Lavoro ogni giorno per migliorare”, dice. Con già un gol in Serie C in stagione, Cocchi è alla sua seconda apparizione con la prima squadra e vive da professionista modello: sereno, concentrato, con i piedi per terra. 

 

Chivu li conosce bene, dentro e fuori dal campo. Li ha lanciati, rimproverati quando serviva, portati persino a giocare a paintball per fare gruppo. E ora gli regala il palcoscenico più prestigioso. Spinaccè, Bovo e Cocchi rappresentano il futuro immediato di una giovane Inter che cresce, con un maestro che li accompagna passo dopo passo.

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