In casa Inter si continua a guardare con crescente preoccupazione alla situazione legata a Denzel Dumfries. L’esterno olandese, uno dei veri intoccabili dello scacchiere nerazzurro, rappresenta oggi il principale interrogativo per Cristian Chivu, costretto a reinventare soluzioni in un reparto che senza di lui appare improvvisamente fragile e privo di certezze. Se l’Inter ha saputo reagire agli infortuni di uomini chiave come Thuram e Mkhitaryan grazie alla profondità della rosa, sulla fascia destra il discorso è ben diverso.
Gli infortuni e il problema della fascia destra
Quando sono mancati il francese e l’armeno, la squadra ha potuto contare su sostituti di livello: Sucic, Zielinski e talvolta Frattesi hanno garantito qualità e continuità a centrocampo, mentre Bonny e Pio Esposito hanno permesso a Chivu di non perdere peso offensivo, pur senza replicare perfettamente le caratteristiche di Thuram. In quei casi la macchina nerazzurra ha continuato a funzionare senza grossi contraccolpi.
La vera emergenza nasce però a destra, un reparto rimasto scoperto e senza alternative realmente affidabili. L’esperimento di Carlos Augusto su quel lato ha mostrato tutti i suoi limiti: nonostante l’impegno e la generosità del brasiliano, l’ex Monza fatica a rendere al meglio lontano dalla sua zona naturale. Messo a sinistra, il suo apporto diventa infatti tutt'altra cosa: intensità e fisicità, ma soprattutto la possibilità di giocare sul proprio piede forte. Ma spostarlo a destra significa depotenziare lui e allo stesso tempo la squadra.
La situazione di Dumfries è un mistero
I nuovi arrivati Diouf e Luis Henrique hanno acceso qualche lampo, mostrando potenziale e una buona volontà di adattamento. Tuttavia, nonostante i segnali positivi, non hanno ancora conquistato quella sicurezza e quella affidabilità tattica che Chivu richiede a un titolare in un ruolo così determinante negli equilibri dell’Inter. La sensazione è che entrambi possano crescere molto, ma oggi non rappresentano una soluzione definitiva.
Tutto torna dunque su Dumfries. Le sue condizioni restano un mistero, e attorno alla data del suo rientro si è creata una nuvola di incertezza. Inizialmente si era parlato di un recupero relativamente breve, ma giorno dopo giorno le previsioni si sono fatte più prudenti. Il quadro tracciato già nelle prime ore successive all’infortunio sembra oggi più realistico che mai: il 28 dicembre appare come la possibile data cerchiata in rosso per il ritorno dell’olandese.
L'Inter spera di poterlo riabbracciare in occasione della partita contro l'Atalanta. In caso contrario, tutto slitterebbe direttamente al nuovo anno.
