Inter-Milan, nella coreografia della Curva Sud si nasconde uno sfottò ai nerazzurri

I tifosi del Milan hanno deciso di infuocare ulteriormente il derby con una provocazione che non è passata inosservata
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Il Derby della Madonnina non è mai una semplice partita. È un confronto identitario, un palcoscenico dove in palio c’è molto più dei tre punti. E anche questa volta, prima ancora del calcio d’inizio, a prendersi la scena sono state le tifoserie. In particolare la Curva Sud, che ha scelto di rispondere a un divieto con un gesto carico di simbolismo e di sfottò.

La decisione della Procura di Milano

Nelle ore che hanno preceduto la partita tra Inter e Milan, la Procura di Milano ha infatti vietato l’ingresso a San Siro di alcuni storici striscioni rossoneri, tra cui quello del "Sodalizio Rossonero”, considerato un elemento simbolico della tifoseria. La comunicazione, arrivata via e-mail, ha lasciato di stucco il settore più caldo del tifo milanista, soprattutto perché il divieto si inserisce in un contesto già teso: quello dell’inchiesta “Doppia Curva”, che da mesi tiene sotto osservazione gli ambienti ultras delle due squadre cittadine.

 

L’indagine ha già portato alla condanna in primo grado di sedici indivui dei gruppi organizzati, tra cui gli ex leader Andrea Beretta e Luca Lucci, entrambi con una pena di dieci anni. Una situazione che aveva imposto un controllo più rigido sugli ingressi allo stadio e sulla gestione del materiale coreografico. Per questo motivo, a poche ore dal derby, la Procura ha deciso per un ulteriore giro di restrizioni, escludendo gli striscioni oggetto delle verifiche.

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La risposta della Curva Sud

La Curva Sud non si è fatta cogliere impreparata e, anzi, ha trasformato questo divieto in un’occasione per ribadire la compattezza del tifo rossonero. Poco prima del fischio d’inizio, la curva si è completamente illuminata grazie alle migliaia di luci provenienti dagli smartphone dei tifosi. Il risultato? La comparsa di una gigantesca scritta “SODALIZIO”, perfettamente leggibile da tutto lo stadio e impossibile da censurare.

 

Un gesto suggestivo, creativo e perfettamente in linea con la tradizione delle curve italiane, da sempre abili a reinventarsi quando le restrizioni provano a mettere loro un freno.

Lo sfottò ai cugini

Ma il messaggio non era solo simbolico. Osservando attentamente la composizione luminosa, infatti, si notava che non c’era scritto semplicemente “SO”, all'inizio della parola. Le prime due lettere erano diventate un “50”, facendo riferimento alla pesantissima sconfitta per 5-0 dell’Inter contro il PSG nell’ultima finale di Champions League, un risultato che i tifosi milanisti non hanno perso l’occasione di ricordare ai rivali cittadini.

 

Un gioco grafico tanto semplice quanto tagliente: “SODALIZIO” trasformato in “50DALIZIO”, con il numero 50 illuminato come un marchio. Un modo elegante, ma pungente, di sottolineare che il derby non si gioca soltanto sul rettangolo verde, ma anche sugli spalti, nei cori, nelle coreografie e negli sfottò.

Luca Gilardi
Tags :INTERMILAN

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