Oggi Cremona si è letteralmente fermata, perché era il giorno dell'attesa presentazione di Jamie Vardy, attaccante inglese già capocannoniere della Premier League arrivato in grigiorosso come ciliegina sulla torta di un mercato di tutto rispetto.
Nel pomeriggio la lunga conferenza stampa, in cui l'ex Leicester ha trattato tanti argomenti, tra passato, presente e futuro.
Vardy si presenta alla Cremonese
Queste le parole dell'attaccante riportate da TMW: “All’inizio quando si parlava di questa possibilità ho preso in considerazione tanti fattori. In primis ho pensato alla mia famiglia, per fortuna la tecnologia ci ha aiutato: ho parlato con l’allenatore e mi ha trasmesso la sua passione. Lavoro per farmi trovare pronto quando il mister avrà bisogno. I primi giorni in Italia? È stato fantastico finora, la città è tutto fuorché tranquilla come mi avevano detto. È stato tutto molto divertente, ho scoperto un po’ la città e conosciuto tanti tifosi, sono salito sul Torrazzo. La problematica al momento è rappresentata dalla lingua, ma il calcio è un linguaggio universale”.
A Vardy è stato poi chiesto se vede dei parallelismi con la sua avventura a Leicester: "Dopo aver parlato con la proprietà e il tecnico ho capito che l’obiettivo primario è la salvezza, il mantenimento della categoria. Anche a Leicester era così, poi chiaramente si cerca di dare il massimo in ogni gara. Nel calcio chiunque può battere chiunque, è per questo che ci alleniamo. Esordio a Verona? Ho cercato di mostrare sui social che in estate mi stavo tenendo in forma il più possibile, tornare ad allenarmi con la squadra è stato incredibile e mi sento molto bene, quasi al meglio. È chiaro che dovrò migliorare ancora, la decisione spetterà al tecnico”.
Su un eventuale colloquio con Claudio Ranieri: “Da quando ero giovane ho sempre guardato il campionato italiano in tv, in Inghilterra vedevamo in chiaro tutte le partite della Serie A. È competitivo, tra i migliori al mondo: forse c’è più tattica che in Premier, ma oltre a Ranieri ho giocato con Maresca: ho parlato con lui tutta l’estate, ha speso parole bellissime per questa città e la società, da lì in avanti non ho più esitato. Non ho ancora avuto modo di parlare con mister Ranieri, ma lui ha sempre speso belle parole per me e non voglio deluderlo. Se su di me c'era qualche altro club? Non mi sento di parlare dei club rifiutati, ho preso la decisione insieme alla mia famiglia e ne sono molto contento”.
"Il mio idolo? Se penso all’Italia e a un idolo cito Del Piero, da bambino lo guardavo tanto”. Poi sul significato di indossare una maglia che è stata di Vialli: "Non sto più nella pelle: ho voglia di mostrare a tutti quanti perché sono qui: voglio smentire chi dubita di me e dare battaglia per tutti i minuti, insieme ai miei compagni, per ottenere risultati. Speriamo che alla lunga sarà sufficiente per salvarci”.