Intervistato da Tuttosport, Chico Conceiçao ha affrontato diversi argomenti che spaziano dall'arrivo di Spalletti e relativo addio di Tudor, fino ai consigi di Cristiano Ronaldo e i problemi del calcio giovanile in Italia.
Il derby della Mole
L'ala della Juventus vede nel derby un significato che va oltre i semplici tre punti. Confronta la partita contro il Torino con il suo "derby della vita" tra Porto e Benfica, una rivalità che ha vissuto appieno durante i suoi anni in Portogallo. La gioconda atmosfera di queste partite è un qualcosa che ha imparato a vivere intensamente sin da giovane, specialmente durante gli anni di formazione nello Sporting Lisbona. "Stiamo provando ad assimilare le nuove idee di Spalletti", ha detto, indicando un approccio strategico per affrontare i granata.
La difesa a Tudor
Sul fronte della gestione delle partite, Conceiçao riflette sulle prestazioni sotto la guida di Igor Tudor. Ricorda come la squadra poteva fare di più in quelle partite cruciali che non hanno portato la vittoria sperata. Inoltre sottolinea: "La colpa non era solo dell’allenatore, noi avevamo tante responsabilità", rimarcando l'importanza del lavoro di squadra che è mancato nell'ultimo mese col tecnico croato.
La nuova Juve di Spalletti
L'arrivo di Luciano Spalletti è stato accolto con entusiasmo da Chico, il quale è già stato colpito dalla capacità dell'allenatore di vincere e dall'approccio orientato al miglioramento individuale e collettivo. Conceiçao si è detto fiducioso nelle nuove idee di gioco, desideroso di dimostrare quanto possa ancora crescere nel ruolo di esterno alto a destra. Spera che il lavoro con il nuovo mister possa portare miglioramenti significativi non solo a livello personale, ma anche per tutta la squadra. Infine ha rivelato di aver avuto un dialogo privato col tecnico di Certaldo: "Abbiamo parlato di come mi sento e come mi trovo. Sappiamo che è un allenatore che ha vinto, ha già dimostrato di essere bravo. Speriamo ci possa davvero aiutare".
Riflessioni sul calcio italiano
Il giovane calciatore ha riflettuto sulle differenze tra il calcio portoghese e quello italiano, evidenziando come in Portogallo si dia priorità alla tecnica piuttosto che al fisico, una scelta che ha aiutato il suo sviluppo come giocatore tecnico. "Qui avrei fatto fatica ad emergere, sarebbe stato più complicato diventare un giocatore della Juve", ha candidamente ammesso Francisco.
L'endorsement di papà Sergio a Spalletti
Non mancano le riflessioni personali sul supporto ricevuto da Sergio, suo padre, la cui esperienza continua a offrire preziosi consigli al figlio. "Era contento che fosse arrivato qui: mi ha detto che è un grande", dice parlando dell'opinione del padre su Spalletti. Invece sulla rottura del papà con il Milan, Chico ha chiosato: "Pensiamo al futuro, ciò che è stato è stato".
Le parole al miele di Cristiano Ronaldo sulla Juventus
Inevitabile non parlare del suo mentore CR7: "Mi piace parlare con lui. Imparo molto, Cristiano qui è stato benissimo. Mi dice sempre: “Sei in un grandissimo club, ma quando non vinci le pressioni aumentano”. Il campione portoghese è rimasto legato al suo trascorso bianconero, come dimostra un post pubblicato sui suoi social qualche giorno fa.


