La Juventus è da sempre sotto la lente d'ingrandimento quando si tratta di scelte di formazione. Recentemente, il dibattito si è acceso attorno alla gestione di Dusan Vlahovic da parte di Igor Tudor. Ma perché un bomber del calibro del serbo non trova spazio in campo? Fabio Capello, mai banale nelle sue analisi, ha espresso il suo pensiero su questa situazione incerta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Il dilemma Vlahovic
"La Juventus un bomber ce l’avrebbe pure, Vlahovic, ma Tudor lo tiene in panchina e non lo fa giocare. Non ne capisco il motivo", ha dichiarato Capello. Nonostante la Juve disponga di un attaccante di razza come Vlahovic, il tecnico croato continua a preferire la coppia David e Openda, i quali, però, non hanno ancora mostrato prestazioni da urlo. Certamente la Juventus deve dare loro tempo, ma il serbo rappresenta una certezza.
Scelta tattica o altro?
Capello sembra suggerire che potrebbe esserci una motivazione meno palese dietro la decisione di Tudor: "Forse è troppo sicuro e per questo non gioca". Un'affermazione che lascia spazio a riflessioni sulla gestione dei talenti da parte dei bianconeri.
Una delle critiche storiche alle punte juventine è la mancanza di occasioni create. Tuttavia, l'analisi di Capello va oltre: "Non sempre si possono ridurre le difficoltà delle punte bianconere a un problema di rifornimento di palloni". Sottolinea come Conceiçao, contro il Milan, abbia creato diverse situazioni pericolose, dimostrando la possibilità di alimentare l'attacco.
La sostituzione di Conceiçao contro il Milan: scelta discutibile?
L'ex allenatore non ha mancato di puntare il dito contro la rimozione dal campo del portoghese: "La sostituzione di Conceiçao mi ha sorpreso, essendo l’unico in grado di creare pericoli in attacco". Questo cambio inaspettato, secondo Capello, ha limitato ulteriormente le possibilità offensive della squadra, ancora in cerca di un'armonia tra i suoi calciatori di punta.
