Nel bel mezzo dell’avventura bianconera al Mondiale per Club, un nome ha sorpreso tutti per rendimento e presenza: Alberto Costa. Il terzino portoghese, arrivato in punta di piedi lo scorso gennaio, si sta ritagliando un ruolo sempre più importante, diventando titolare nelle prime due sfide contro Al-Ain e Wydad Casablanca.
Le sue dichiarazioni
Un percorso che non è stato immediato. Nei primi mesi a Torino, Costa è rimasto ai margini, ma oggi, come ha raccontato a La Stampa, tutto è cambiato: "Nell’ultimo periodo ho avuto più opportunità e ho lavorato molto duro per farmi trovare pronto quando si sarebbero presentate. Ora devo solo continuare così, con la stessa costanza".
Alla base della sua crescita c’è anche un gruppo che lo ha sostenuto nei momenti più silenziosi: "All’inizio non giocavo, ma tutti mi sono stati vicini. In particolare Conceicao, Douglas Luiz e Bremer mi hanno aiutato anche con la lingua. Posso contare su tutti".
Il cambio di guida tecnica ha segnato una svolta. Con l’arrivo di Tudor, le sue chance sono aumentate. "Non so perché non giocavo prima, erano solo scelte del tecnico. Tudor in campo chiede cose diverse e io mi sono adattato alle sue idee", ha ammesso Costa, che ha imparato a muoversi in un sistema più esigente, fatto di equilibri tattici e richieste specifiche: "Il mister ha delle idee diverse rispetto a Thiago Motta: vuole che io giochi bene con il resto dei compagni, sotto tutti i punti di vista, tecnico, competitivo e offensivo".
La posizione in campo? Non fa differenza: "Basta giocare", scherza il portoghese. Per ispirarsi, invece, va a memoria ai grandi che hanno indossato quella maglia: Dani Alves, su tutti, e naturalmente Cristiano Ronaldo, il suo idolo d’infanzia. "Cancelo è un modello, ma abbiamo caratteristiche differenti", sottolinea.
La voglia di emergere va di pari passo con un obiettivo personale ben chiaro: "No, CR7 non mi ha chiamato. Ma spero di continuare a fare bene con la Juve per poter arrivare in nazionale, è un sogno e un obiettivo".
Ora Costa guarda avanti. Sul Mondiale per Club crede fermamente: "Sì, possiamo vincerlo. Abbiamo fatto due ottime partite e siamo una grande squadra. In tornei come questi può succedere qualsiasi cosa, basta andare in campo per vincere gara dopo gara". Anche contro il Real Madrid, se servirà: "Non penso a queste cose. Chiunque affronteremo, giocheremo per vincere".



