Affidare la fascia da capitano a un giovane talento può sembrare un passo audace, ma quando un'icona del calcio come Dino Zoff si interroga sull'opportunità di tale decisione, è il momento di riflettere. Recentemente, in un'intervista a Tuttosport, l'ex portiere della Juventus ha espresso le sue perplessità su alcune scelte del club bianconero, accendendo i riflettori su Kenan Yildiz e il suo futuro nella Vecchia Signora.
La questione della fascia di capitano
Dino Zoff si è detto sorpreso dalla decisione della Juventus di assegnare la fascia da capitano a Kenan Yildiz, una mossa che nell'ultima partita ha visto il giovane prendere il timone in assenza di Manuel Locatelli. "Senza entrare in paragoni posso dire che Yildiz è molto bravo. Gioca alla grande: ha il talento per arrivare al top e diventare un campione", ha dichiarato Zoff, elogiando il giovane ma al contempo mettendo in dubbio la scelta di appesantirlo di responsabilità così presto. "Per me è un errore dare la fascia da capitano a un ragazzo così giovane, caricandolo di responsabilità e pressioni esagerate".
Parlando della recente sfida contro il Real Madrid, Zoff si è mostrato ottimista sul potenziale della Juventus. "La gara di Madrid ha dimostrato che la Juve può giocarsela con tutti e che è in salute", ha affermato, aggiungendo però che ora è fondamentale dare continuità a partire dal prossimo incontro all’Olimpico contro la Lazio. "Giocare contro i biancocelesti non è mai facile, ma mi aspetto dalla Juve una prestazione importante", ha sottolineato.
La continuità per Vlahovic
Zoff ha anche voluto condividere le sue riflessioni su Dusan Vlahovic e il suo utilizzo. "Come fa a segnare se gioca solamente dei mezzi tempi? Serve continuità d’impiego per poter emergere e incidere", ha osservato Zoff, sottolineando l'importanza di concedere più spazio al giocatore serbo per esprimere appieno le sue potenzialità. E poi un cenno a Openda e David: "Un po’ di tempo per adattarsi a un campionato differente va dato a entrambi. Detto ciò: se ci sono le qualità, alla lunga vengono fuori…”.


