Luciano Moggi non passa mai inosservato quando si parla di Juventus. L'ex direttore generale bianconero torna alla carica, criticando alcune scelte di mercato della dirigenza attuale. Stavolta, nel mirino di Moggi c'è Damien Comolli, accusato di aver portato a Torino giocatori non all'altezza delle ambizioni juventine. Come sempre, le parole di Moggi fanno rumore, specialmente in un momento delicato per i bianconeri, alle prese con gli infortuni di Gleison Bremer e Juan Cabal.
Moggi e la critica alla gestione Comolli
Moggi ha espresso le sue opinioni su JuveLive su Twitch, mettendo in risalto alcuni errori nella gestione del mercato estivo. Secondo lui, invece di acquistare tre attaccanti, la Juventus avrebbe dovuto portare in squadra un centrocampista e un difensore.
"I giocatori che sono stati presi non sono malvagi" ha detto Moggi, "ma sono calciatori che potrebbero stare in una squadra che compete in Europa League, a certi livelli. Niente di importante come quello che serve a una squadra che deve vincere come la Juventus."
Il punto su Bremer
Moggi ha anche commentato il recupero di Bremer: "Quando uno subisce un danno come quello di Bremer la ripresa non è semplicissima. La gamba offesa non risponde mai o si difende rispetto a quella sana. Non sapendo però mi astengo dal rispondere."
Critica al contratto di Vlahovic
L'ex dirigente ha poi criticato la situazione contrattuale di Dusan Vlahovic: "Se ci fossi stato io quel contratto Vlahovic non l’avrebbe mai firmato" ha affermato Moggi. Secondo lui, l'attaccante serbo sembra aver perso voglia e forse è stato contattato da altre società. "Probabilmente ha perso la voglia di stare alla Juve, vivacchia in campo perché ha paura di farsi male e questo va a discapito di chi lo paga" ha chiosato l'ex dirigente bianconero.